Sembrava che almeno la buona volontà non mancasse, sia da parte dell’amministrazione comunale, sia da parte di Posteitaliane, per una soluzione che permettesse di mantenere un ufficio postale nel centro storico. “Abbiamo trascorso ore - dice il sindaco assai contrariato - a parlare e contrattare con i dirigenti di Poste Spa, ma l’accordo non c’è stato, almeno finora”. I due attori parlano lingue diverse. “Posteitaliane - continua Peria - ragiona in termini puramente economici, mentre il Comune non può prescindere dall’aspetto sociale del problema”. L’immobile in piazza Gori, dove erano finora gli uffici del centro storico, è troppo costoso? L’amministrazione ha messo a disposizione un locale all’interno della Biscotteria, nel chiostro, al pianterreno. “Ho parlato con l’ingegner Rossi oggi pomeriggio (giovedì ndr) si è detto disponibile a questa soluzione, ma sono ormai due mesi che la tirano avanti così, a dirci che sono disponibili e poi non si conclude nulla, non vorrei fosse una strategia per guadagnare tempo”. Il sindaco di Portoferraio appare assai spazientito, e profetizza: “Quest’estate prevedo un disagio clamoroso. In via Manganaro, nella nuova sede, ci sarà il caos perché, togliendo anche l’ufficio di Carpani, i moltissimi operatori turistici che si avvalevano di quel servizio confluiranno tutti a Portoferraio. Posteitaliane si troverà nell’emergenza e dovrà aprire un secondo ufficio, non potrà farne a meno”. Peria si dice perciò disposto ad appoggiare tutte le iniziative che nel frattempo potranno sorgere per convincere Poste Spa a non razionalizzare il servizio in nome della convenienza economica, dimenticandosi dei cittadini. Ma quali altri poteri contrattuali può avere il Comune nei confronti delle Poste? “Pochissimi - spiega il sindaco – non è vero che il comune ha dato in gestione il servizio di riscossione dell’Ici alle Poste, i cittadini pagano l’ici utilizzando un bollettino postale, tutto qui. Per il resto le Poste gestiscono solo il servizio di pagamento delle multe. Non abbiamo strumenti per fare delle ritorsioni economiche, questo è stato chiaramente spiegato nell’ultimo consiglio comunale. L’assessore al bilancio Angelo Zini, rispondendo alla minoranza, ha detto che non possiamo togliere il servizio Ici alle Poste semplicemente perché non glielo abbiamo mai dato”.
peria roberto sindaco