A seguito dell'avvenuto dissequestro disposto dagli inquirenti, da qualche giorno si sta procedendo alla restituzione di una parte degli autoveicoli che erano stati sequestrati nel corso del blitz della operazione MARATA presso gli autosaloni che erano gestiti dal gruppo Marandino o nelle settimane successive, da parte della Guardia di Finanza dell'Isola d'Elba, mentre si trovavano nelle disponibilità di clienti della supposta organizzazione criminosa. In molti casi i veicoli erano stati ceduti senza che fossero stati effettuati i passaggi di proprietà a chi le deteneva, e che ora ne sta rientrando in possesso, dopo aver chiarito la propria buona fede ed avere proceduto alla regolarizzazione dell'auto, pagando anche di tasca propria il passaggio di proprietà a cui avrebbe dovuto far fronte l'autosalone. Un lotto di autoveicoli rimane comunque sotto sequestro, si tratta delle auto più direttamente "coinvolte" nelle attività illecite del gruppo, quelle che presentavano le più evidenti irregolarità documentali e/o matricolari. Tra questi è trapelato che ci sarebbe anche un'auto di grossa cilindrata che un noto professionista portoferraiese, che aveva avuto rapporti di lavoro con i Marandino, avrebbe preso in prestito da costoro, un veicolo di cui ancora disponeva alcune settimane dopo il blitz. Nel caso di specie i contrassegni assicurativi del mezzo risultavano grossolanamente "ritoccati" e il professionista che deteneva il veicolo, oltre a ritrovarsi immediatamente appiedato, era stato denunciato per falso e truffa ai danni della compagnia assicuratrice dalle Fiamme Gialle Elbane.
Marata 1 a Concia di terra