Sarà forse un processo formato maxi quello che si dovrebbe celebrare erà in ordine al caso capoliverese della lottizzazione Fonte alle Rose-Donniccia. Sarà "maxi" se saranno accolte tutte le richieste di rinvio a giudizio formulate dal sostituto procuratore Massimo Mannucci nei confronti di ben 45 persone, a far capo da Ruggero Barbetti sindaco di Capoliveri all'epoca dei fatti contestati e da altri amministratori della sua giunta, insieme a tecnici (tra cui l'estensore della variante urbanistica correlata Gianni Vivoli e gli stessi titolari delle licenze di edificazione). La vicenda è quella ormai nota della individuazione da parte del comune di Capoliveri di un'area che fu normata per "Residenze di presidio ambientale", ma che secondo Mannucci ha visto sorgere edifici per circa 18.000 metri cubi su dieci ettari di terreno, strutture che non potrebbero in alcun modo collegarsi con l'ausilio alle attività agricole a cui era finalizzata la legge della regione toscana sulla base della quale era stata dichiarata edificabile l'area e che sono di fatto normali insediamenti abitativi e sedi di attività commerciali.
Lottizzazione capoliveri 3