Capoliveri: negato l'accesso agli atti, Gelsi denuncia l'amministrazione
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : martedì, 06 marzo 2007
Andrea Gelsi, Consigliere di Minoranza del Comune di Capoliveri, il giorno 24 gennaio 2007 si è recato presso l’Ufficio Segreteria dove ha richiesto, per iscritto, la copia di una delibera di Consiglio del 2006 e il giorno dopo si è presentato di nuovo in Comune per ritirare la copia richiesta ma gli veniva riferito che la Segretaria Comunale aveva dato disposizioni che la stessa non gli venisse rilasciata; nell’occasione è intervenuto su sua richiesta anche un Vigile Urbano perché verbalizzasse l’accaduto e le sue relative rimostranze. Anche in seguito e a tutt’oggi non gli è pervenuto l’atto richiesto. La condotta tenuta dal personale dell’amministrazione, dice il Consigliere, non è assolutamente rispettosa di quanto previsto dalla legge con riferimento all’accesso agli atti amministrativi sia da parte di privati sia soprattutto da parte dei Consiglieri Comunali. Per questi motivi ha presentato, alle Autorità preposte, formale denuncia-querela nei confronti di chi verrà ritenuto responsabile dei reati che emergono dai fatti così come descritti. D’altra parte è dall’inizio della legislatura, continua Gelsi, che tutto il Gruppo di Minoranza lamenta molti dubbi di illegittimità e irregolarità da parte dell’Amministrazione, dubbi che assumono contorni ancora più inquietanti considerato che a distanza di quasi tre anni non risulta praticamente pervenuto nessun atto tra tutti quelli richiesti. Certo è, si lamenta il Consigliere, che per un più confacente approfondimento delle questioni evidenziate nella denuncia, sarebbe necessario un apposito accesso ispettivo delle Autorità competenti, almeno per tutelare il diritto della piena conoscenza degli atti e delle procedure da parte dei Consiglieri del Gruppo di Minoranza che potrebbero in seguito essere chiamati in causa a giustificare, non solo politicamente, l’omesso responsabile esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Quello del controllo, d’altronde, è un diritto ma anche un dovere di tutti i Consiglieri Comunali e di cui un’Amministrazione trasparente non dovrebbe aver niente da temere.
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