Egregio Presidente Tozzi, apprendiamo dai giornali del Suo intervento presso Terna, ENEL e Regione Toscana per far sospendere i lavori di potenziamento delle rete elettrica elbana, che segue il precedente analogo intervento del Presidente della Comunità Montana Alessi. Potenziamento necessario all’economia Elbana ma addebitabile a Suo dire alla “dilagante domanda legata all’insensato uso dei condizionatori”. Con tale intervento Lei ha confermato il grande potere dell’Ente Parco nelle scelte strategiche di indirizzo dell’Elba ed al contempo la necessità che tali scelte non siano arbitrarie e prese all’insaputa dei diretti interessati: gli elbani. Per evitare errori dell’Ente Parco nell’interesse dell’Elba e Suo (legga su TENEWS a firma Elba 2000 le osservazioni al Suo modus operandi da “forestiero” e la spiegazione che il settore ricettivo dell’economia turistica elbana ha dovuto dotarsi per necessità dei condizionatori, per adeguarsi agli standards nazionali ed internazionali e non perdere quote di mercato) abbiamo a più riprese chiesto una costruttiva presenza nel Direttivo del Parco di un membro dell’opposizione. Per sanare quel vulnus istituzionale sull’esistenza del quale tutti si dicono concordi. Ma anche per apportare quel contributo di visione economica liberista che meglio consentirà all’Ente di valutare le scelte di indirizzo sotto ogni profilo: compreso quello dell’incidenza positiva o negativa sull’economia turistica elbana. Nel cordiale incontro dell’8 febbraio scorso col sottoscritto ed i Sindaci CDL di Marciana Marina, Portoazzurro, Rio Marina Lei aveva promesso di “girare” tale nostra istanza al Presidente della Regione Martini considerata la natura politica della questione. Passato un mese siamo tutti ancora in attesa. Nello stesso mese sono peraltro avvenuti alcuni fatti molto importanti per il futuro dell’Elba: 1°) la comunicazione di Legambiente – presente nel Direttivo del Parco – che ha annunciato la realizzazione in corso d’opera di un importante metanodotto sottomarino che sfiorerà l’isola per collegare il Nord Africa alla costa Toscana; 2°) l’intervento del Presidente della Comunità Montana Alessi che ha confermato il proprio veto all’ ENEL e prospettato un appello alle Autorità Regionali per non perdere l’opportunità di avere il metano all’Elba; 3°) la pubblicazione sui giornali della notizia che l’ENEL ripristinerà e potenzierà la centrale elettrica a gas realizzata a Portoferraio per le emergenze dopo il black out di fine anni ’70; 4°) il Suo citato intervento. Se pare indubbia la concatenazione non casuale di questi quattro eventi, viene il dubbio che vi sia un nesso anche per il ritardo della risposta del Presidente Martini. Che invece aveva pubblicamente auspicato una rapida soluzione del vulnus. Secondo alcuni sarebbe da ingenui credere alla sincerità delle Vostre intenzioni: io invece preferisco attendere la risposta promessa. Concludo osservando che quella del metano all’Elba è una priorità da non perdere assolutamente perché grazie ad esso tutte le auto elbane potranno andare a gas spendendo pochissimo ed inquinando ancor meno. Basterà adattare i distributori di benzina e le auto circolanti, con costi ammortizzabili in tempi assai brevi, considerata l’entità dei risparmi facilmente calcolabili: con pochi euro si farà “il pieno”. A tale riguardo chiediamo pertanto al Presidente Alessi di relazionare gli elbani sulle azioni intraprese per assicurare all’Elba il metano, e con esso sic et simpliciter un futuro di risparmi al distributore e nelle case e quell’ aria pulita da tutti auspicata. A Lei sollecitiamo invece la promessa risposta sul Direttivo. In tale attesa La saluto con cordialità,
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