Abbiamo una questione di coscienza, un grave pensiero ci opprime e dobbiamo confessarlo ai nostri lettori, anche se sappiamo che quanto diremo potrà essere usato contro di noi, e correrà il rischio di inficiare la nostra credibilità, il nostro schierarci tra i più pertinaci (sarebbe come dire ostinati, Assessore) pacifisti, il nostro rifiuto perfino mentale della violenza. Il fatto è che, dopo aver passato anni sotto il tallone di ferro di un autocrate privo di senso del ridicolo e del pudore, dopo aver visto governare uno che tappava la bocca ai giornalisti nemici, trattava lo Stato alla stregua di una delle sue proprietà, ci faceva seguire gli USA nella guerra più ingiusta e imbecille delle storia moderna, dopo aver sudato freddo all'ultima conta elettorale. Se per caso ci fossimo trovati anche noi su un treno che forava una notte italiana; Se per caso ci si fosse parato davanti uno di quella scarsa e sporca mezza dozzina di inflessibili, irriducibili "pacifisti" che per un quarto d'ora di pubblicità hanno fatto cadere un governo del popolo italiano mai così strappato con le unghie e con i denti ai padroni, ai guerrafondai, ai più proni tra i servi di Bush; Beh, se questo fosse accaduto, avremmo dovuto farci un estrema violenza per astenerci dal colpirlo con un sommommolo (montante o uppercut) o un gancio sinistro (molto pertinente nell'occasione) e forse saremmo riusciti a fare sì che le nostre mani non gli recassero offesa. Ma un calcio nel culo non glielo levava nessuno.
TGV treno ad alta velocità