Com'è noto, i principali fattori che incidono sulla desiderabilità di una meta turistica sono due: l'attrattività e l'inaccessibilità. L'attrattività è data dall'insieme di dotazioni ambientali, infrastrutturali, sociali, ricreative ecc. che una località turistica possiede. Il beneficio che i turisti traggono dalla vacanza è direttamente proporzionale alla attrattività, ovvero cresce man mano che aumenta la qualità e la quantità di queste dotazioni. L'inaccessibilità del luogo che si intende visitare è invece un elemento che pesa negativamente sull'esperienza turistica. L'inaccessibilità è da considerarsi in termini di lontananza, costo di viaggio, difficoltà di viaggio, scarsa disponibilità di informazioni sulla destinazione. Dunque, si può ipotizzare che il beneficio netto della vacanza sia la somma di questi due fattori, uno positivo e l'altro negativo. Soffermiamoci, per il momento, sulla inaccessibilità. Come è valutabile la condizione attuale dell'Elba in rapporto a questo elemento? Per quanto riguarda i trasporti marittimi un aspetto senz'altro positivo, rispetto ad un passato anche piuttosto recente, è rappresentato dal fatto che sono aumentate considerevolmente le corse nel periodo estivo così come è migliorata la qualità dei traghetti. Molti ricorderanno alcuni "avventurosi" passaggi marittimi a bordo del mitico "Calimero" o della stessa Aethalia. Un elemento invece che pesa assai negativamente è il fatto che da anni, nel mercato dei traghetti, l'offerta si è ormai del tutto cristallizzata, dando vita ad una forma di mercato tipicamente oligopolista. Esistono due sole compagnie -una pubblica ed una privata- che, prive di qualsiasi concorrenza, hanno portato le tariffe ad un livello tale che la tratta marittima Portoferraio-Piombino è ormai diventata una delle più care d'Europa (specie nei fine settimana, il che ha notevolmente ridimensionato il fenomeno del "week end all'Elba": spesso costa più il passaggio marittimo che il soggiorno in una struttura ricettiva). Non è purtroppo migliore la situazione per quanto riguarda l'accesso al porto di Piombino: l'autostrada tirrenica -che dovrebbe collegare Rosignano a Civitavecchia-, di cui si parla ormai da decenni, non è ancora stata realizzata; non è stato realizzato nemmeno il prolungamento della SS 398 Venturina-Montegemoli fino al porto di Piombino. Il risultato di tutto questo è di creare oggettive difficoltà ai turisti diretti verso l'Elba, tanto è vero che, nel periodo estivo, capita spesso che si formino code chilometriche dal casello autostradale di Rosignano fino al porto di Piombino. Riguardo alla realizzazione dell'autostrada tirrenica la società Sat, nel 2003, elaborò un progetto che ottenne tutte le autorizzazioni, tranne quella di competenza del ministero delle infrastrutture. Pare che oggi, in cambio della proroga della concessione per un certo numero di anni, la Sat sarebbe disponibile a pagare l'intero importo dei lavori per la costruzione dell'autostrada. Questo potrebbe anche stimolare il completamento della SS 398 sino al porto di Piombino. E' evidente che se l'Elba non riuscirà a rimuovere queste difficoltà, che attengono sia ai trasporti marittimi (da innumerevoli anni si parla di terza compagnia, ma ogni tentativo fatto in proposito è sempre miseramente fallito) che al completamento della rete autostradale, diventerà sempre più "inaccessibile" e sarà sempre più difficile competere con le località concorrenti. Riguardo alla realizzazione dell'autostrada tirrenica e al completamento della SS 398 sarebbe sicuramente opportuno che anche le Amministrazioni (a cominciare dalla Comunità Montana) e le forze politiche elbane facessero sentire la loro voce.
traghetto Toremar attracco