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Lunga autodifesa del Consiglio di Amministrazione della "Cosimo"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 maggio 2003

Per una precisa scelta non abbiamo mai preso posizione fino ad oggi a proposito delle critiche rivolte da certa stampa e dalla Opposizione Consiliare del Comune di Portoferraio alla gestione della Società Cosimo de’ Medici. Era infatti evidente il tentativo di distorcere l’informazione per creare ripercussioni politiche nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Portoferraio. Dopo la seduta del Consiglio Comunale del 20 Maggio Scorso, ma soprattutto dopo la disinformazione che ne è seguita, è indispensabile una serie di precisazioni che vadano a contrapporsi alle scorrettezze messe in atto dal gruppo consiliare “Insieme per il Futuro” e da certa stampa locale. Non è corretto nei confronti dei cittadini che leggono la stampa locale, né tantomeno verso chi ha assistito alla seduta del Consiglio Comunale, far credere che ci sia qualcuno che, agendo per conto del Comune di Portoferraio, si diverta a fare spese pazze e dissennate con i soldi dei contribuenti perché questa non è la realtà delle cose. Non è corretto che, in una seduta volutamente lasciata aperta al pubblico da parte del Sindaco, si arrivi a personalizzare sugli argomenti in discussione, tirando in ballo prestigio ed onorabilità professionale di persone interessate alla discussione, come ha fatto la minoranza consiliare. Non è corretto che un giornale locale si limiti ad una esposizione frammentaria degli argomenti discussi, preferendo maliziosi accostamenti ed accenni a parentele, piuttosto che dare una trattazione completa dell’argomento. La trasparenza della gestione della Società Cosimo de Medici non può essere messa in discussione dal Gruppo Consiliare “Insieme per il Futuro” perché ai primi accenni di polemica che si verificarono all’inizio della sua attività il Consiglio di Amministrazione ha provveduto più volte ad invitare i rappresentanti della minoranza a periodici incontri nei quali chiarire le modalità di gestione della Società che avrebbero potuto essere oggetto di qualsiasi contestazione. A questi inviti, ripetuti e ben documentabili, è stato risposto solo una volta, senza oltretutto tentare un minimo dialogo nonostante la disponibilità dimostrata. Evidentemente fa più comodo a certi personaggi politici attaccare a spada tratta l’amministrazione comunale al primo pretesto e con accuse generiche, piuttosto che documentarsi adeguatamente. Non è possibile neanche accettare accuse sui dati di gestione senza che si sia tenuto conto di quali sono i servizi di cui la Cosimo de Medici si occupa. Molti di questi sono istituzionalmente in perdita in quanto non prevedono entrate tali da coprire le attività necessarie alla gestione, che oltretutto questa società svolge quotidianamente dando lavoro a quasi trenta persona. Si potrebbero fare anche alcuni esempi per far capire l’effettiva economicità per il Comune della gestione di determinate attività. In passato, infatti, gli impianti sportivi di proprietà comunale erano stati affidati, da altre amministrazioni, ad una cooperativa ad un corrispettivo di 180 milioni annui, mentre oggi il Comune ne spende 150 per lo stesso servizio attraverso la nostra società; lo stesso avviene con la gestione del Diurno, che aveva un costo annuo di cento milioni mentre oggi per lo stesso servizio, la Cosimo de Medici ne percepisce appena trenta. All’analisi di certi dati, inconfutabili, si preferisce parlare delle spese telefoniche del personale e di certi viaggi fatti da amministratori della società. Anche per questi episodi basterebbe tenere conto che il nostro personale, che usa telefoni cellulari, lo fa solo su numeri prefissati e per motivi di servizio, mentre i membri del Consiglio di Amministrazione usano telefoni propri senza chioedere rimborsi. Sempre a proprie spese, pagandosi la benzina e con auto propria, fu quella famosa “Gita all’Estero” contestata in consiglio comunale ad un membro del C.D.A. che andò ad una expo nautica semplicemente per presentare il “prodotto” Darsena Medicea ad agenti marittimi, cosa che non richiede certo la presenza di tecnici. Tutto questo, normale attività di gestione per chi usa un metro normale di giudizio, sembra scandaloso a chi vuole strumentalizzare ogni cosa, come accade quotidianamente, in questo periodo a Portoferraio, per gettare discredito sull’operato dell’Amministrazione Comunale. La società Cosimo de Medici non ha niente da nascondere ed anzi è assolutamente tranquilla sul proprio operato, tanto che ha apertamente appoggiato la scelta del Sindaco Ageno di inviare tutta la sua documentazione contabile alla Procura Generale presso la Corte dei Conti, nonostante le verifiche di regolarità già fatte dagli organo interni comunali, ivi compreso il Collegio dei Revisori dei Conti. Evidentemente sono sempre meno sviluppati, fra chi fa politica di opposizione e chi si occupa di stampa locale quei valori di onestà intellettuale e di deontologia professionale, che, in un normale confronto sui valori civili, dovrebbero prevalere sulla faziosità e sugli interessi politici. Il Consiglio di Amministrazione della Cosimo de Medici Non entriamo nel merito di quanto hanno affermato i tre membri del consiglio di amministrazione, se non per osservare che ci sono molti ed opinabili modi per giudicare l'operato dei giornalisti, e che quindi chi scrive deve sopportare perfino di prendere lezioni di deontologia professionale (mecojoni, direbbero in quel di Roma)da chi non parrebbe né a prima né a seconda vista qualificato per farlo. Più agevole rendersi conto se una società guadagna o perde: i numeri non sono fatti opinabili. Una cosa però ci incuriosisce, visto che la missiva la invia il Consiglio di Amministrazione di cui uno dei tre membri è nominato dalla Banca dell'Elba. Vorremmo chiedere all'amico Luca Bartolini Presidente della Banca dell'Elba (Istituto che ci pare vanti solo l' 1% di quote societarie, ma anche, se non sbagliamo, un mezzo miliardo di credito dalla "Cosimo") se il suo sentire è in sintonia con quello del suo rappresentante all'interno del C.D.A. Riterremmo un poco irrituale che una banca, fattispecie un istituto che si presenta come patrimonio della intera comunità, sottoscriva in maniera diretta o indiretta giudizi politici così tranchant verso una qualsiasi parte politica. Vorremmo anche sapere se Bartolini condivide il giudizio di scarsa onestà intellettuale rifilato (anche con il timbro della Banca dell'Elba) a giornalisti volanti non identificati; ne siamo oltremodo curiosi. S.R.


portoferraio fortezze medicee ingresso

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L'approdo in Calata Mazzini

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Linguella PF panorama

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banca elba

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