Per la gestione integrata della Posidonia Oceanica - importante pianta marina, molto diffusa nel mare toscano - il Consiglio Provinciale ha approvato un progetto nel dicembre scorso. Le linee guida del progetto sono state illustrate dall’assessore alla difesa del suolo e delle coste, Anna Maria Marrocco, in una conferenza stampa, svoltasi a Palazzo Granducale. Erano presenti il sindaco di Bibbona, Fiorella Marini e l’assessore all’ambiente del Comune di Capoliveri, Milena Briano. Il progetto è frutto del lavoro svolto dal tavolo tecnico promosso dalla Provincia, al quale hanno partecipato i tecnici dell’Ufficio difesa del suolo dell’ente, le Capitanerie di Porto, il Corpo Forestale dello Stato, le Università, gli istituti di ricerca, le associazioni ambientaliste, gli operatori della pulizia spiagge. “Al centro del progetto – ha detto l’assessore Marrocco – c’è l’idea che la posidonia rappresenti una risorsa per la salvaguardia delle coste sabbiose e non, come erroneamente si continua a pensare, un rifiuto da smaltire. I dati forniti dai rilevamenti sui cumuli di posidonie spiaggiate (banquettes) evidenziano che la sabbia costituisce il 50% del loro volume. Questo significa che la metà del materiale raccolto dalle spiagge e conferito nelle discariche è sabbia, una contraddizione sia per quel che concerne il problema dell’erosione, sia per gli altissimi costi di smaltimento non più sostenibili dalle amministrazioni locali”. La Provincia propone tre tipi d’intervento per salvaguardare e valorizzare la posidonia nei molteplici effetti benefici che svolge nell’ambiente marino e sul litorale, come barriera contro l’erosione costiera. Per le spiagge ad alto contenuto naturalistico, meno sfruttate dal punto di vista turistico, l’indicazione è quella di mantenere intatti i cumuli di posidonie, in modo da favorire la conservazione del sistema dunale e contrastare il fenomeno erosivo. Nelle spiagge di pregio, che vedono, comunque, una forte frequentazione nella stagione estiva, gli accumuli possono essere movimentati nell’ambito della stessa spiaggia, spostati in zone meno accessibili ai turisti, e riposizionati in seguito per la ricostruzione di dune di sabbia. Nei litorali ad alto sfruttamento turistico, in genere di minor valore naturalistico, si può procedere al trasferimento in discarica delle posidonie, previo stoccaggio delle foglie sulla stessa spiaggia per l’essiccazione, la rimozione della sabbia e dei rifiuti intrappolati. “L’anno 2007 – ha annunciato l’assessore - sarà dedicato alle buone pratiche per la gestione della posidonia. A tal fine ho proposto l’inserimento nel bilancio della Provincia, di finanziamenti per la formazione degli operatori balneari e per campagne di informazione rivolte ai turisti, per far conoscere l’enorme valore che la pianta ha nella protezione dell’ambiente marino e costiero”. Il valore della posidonia come risorsa è stato sottolineato anche dal sindaco Fiorella Marini, la quale ha ricordato che il Comune di Bibbona è stato l’unico, in Toscana, ad aver emanato un’apposita ordinanza che prevede modalità e sanzioni per la protezione delle dune e delle foglie di Posidonia. Anche il Comune di Capoliveri, come ha evidenziato l’assessore Briano, nella passata stagione ha lanciato una campagna di educazione alla corretta fruizione dei litorali con cartelli sulle spiagge e depliants informativi negli alberghi. “Il nostro obiettivo – ha concluso Marrocco - è la corretta gestione dei litorali, con la partecipazione consapevole degli operatori economici, dei cittadini, dei turisti. Ciò può contribuire alla riduzione dell’erosione costiera e alla riqualificazione ambientale. Per questo auspichiamo che il Ministero per l’Ambiente e la Regione Toscana, possano tradurre le linee guida elaborate dalla Provincia in provvedimenti normativi per la salvaguardia delle coste”.
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