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Controcopertina: Tormenti sulla comunicazione ed altro tra i rami della Quercia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 20 febbraio 2007

Io non cambio idea Perché uno che si impegna in politica, e che li dentro vuole fare carriera, non fa un corso di "Comunicazione"? Oggi buona parte degli studenti universitari, interrogati sul loro corso di studi, rispondono che fanno "Scienze della comunicazione" (al singolare naturalmente perché se no verrebbe da pensare alle ferrovie). A questo punto sarà anche facile dedurre che tra una decina d'anni ne troveremo buona parte in banca o negli uffici comunali a sbrigare pratiche che poco avranno a che fare appunto con la "comunicazione". Ora con questa abbondanza di comunicatori laureati perché Prodi non se ne è presi un paio con se? E' di oggi, dopo il trionfo non violento della manifestazione di Vicenza (100/150 mila persone), dietro ai giornalisti a sussurrare "Dobbiamo mantenere gli impegni presi dal precedente governo, sentirgli dire: "Non sarà una manifestazione a farmi cambiare idea!" e il povero Fassino a correre ora vedremo quello che si potrà fare". Io sono per Prodi, ho fatto il cassiere al seggio di Bordighera per le primarie rimanendo li incollato per 15/16 ore alla sedia, ho sempre ritenuto che era l'unico che poteva pilotare la coalizione di centrosinistra e che è un personaggio di grande spessore, ma non si può continuare a sentenziare con tanta arroganza. Per concludere questo sfogo dirò che sono un Fassiniano e che al congresso di sezione mi batterò e voterò per il nuovo Partito Democratico, ma se penso che a presidente di questa coalizione verrà scelto Prodi dovrò rifletterci molto. A meno che, lui da buon cattolico, sia pure adulto, vada a soggiornare in qualche convento a seguire corsi di umiltà e, magari, di comunicazione.


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