Caro Sergio, Vedo che il Signor Taglione, Presidente delle "Api di Mare", tira inopinatamente in ballo "una polemica vecchia di 2 anni, quando a posteriori dell'operazione Monumento, alcuni ecologisti o parventi tali (quelli che il verde solitamente lo vedono nelle persiane di casa), additarono contro di noi una serie di considerazioni e in alcuni casi insulti" e se mi permetti vorrei dire un paio di cose definitive al presidente dei giocosi guerrieri elbani. Così in futuro evita di fare e dire corbellerie. 1) Quell'operazione non ci risulta avesse alcun nulla-osta del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e quindi è stata illegittimamente svolta all'interno del Parco ed in violazione di un paio di articoli della Legge 394/91. E anche se si gioca alla guerra i permessi necessari ci vogliono. 2) In quanto agli "ecologisti o parventi tali (quelli che il verde solitamente lo vedono nelle persiane di casa)" vorrei consigliare, a proposito di ignoranza, al Signor Taglione di informarsi meglio sulle persone verso le quali rivolge la propria vis polemica. Per esempio: quella segnalazione fu firmata dal sottoscritto, che nella sua vita ha fatto per una decina di anni il sommozzatore professionista e per 8 il boscaiolo e si dilettava a immobilizzare i cinghiali vivi catturati dal parco per marcarli, non per sparargli da lontano pallini di gomma colorati, nel frattempo ha lavorato a pubblicazioni, guide e cartografie di carattere ambientale sull'Elba, i suoi sentieri, la sua fauna e la sua flora e magari ha partecipato ad una indagine genetica sulle vipere elbane per la quale era incaricato dall'Università di Pisa di andare a cercare i rettili velenosi, prenderli, tagliargli l'apice della coda e ri-liberarli. Il Signor Taglione, come molti altri nostri estimatori, crede di avere a che fare con tremebondi secchioni, con pallidi mollaccioni che vivono guardando il mondo da dietro le persiane, mentre lui si alza all'alba per giocare da vero uomo alla guerra e si immacchia e, visto che si diverte a fare la caricatura di una cosa tragica e sanguinosa ed infame come la guerra, pensa di poter fare la caricatura anche degli ambientalisti, e ci crede e la prende per vera. Lo lasciamo volentieri alle sue pulsioni infantili, d'altronde tutti in anni lontani abbiamo giocato ai cow-boys e agli indiani, poi qualcuno cresce, altri no. Ma se il Signor Taglione pensa di poter dare lezioni di ecologismo, conoscenza del territorio e della natura a Legambiente è cascato molto male, dovrà cercarsi un altro e più facile bersaglio per sparare i suoi innocui proiettili finti. Umberto Mazzantini Così va la vita ... o meglio, così capita agli imprudenti amanti dell'avventura che, per dirla con una metafora bellica, si avventurano, armati di fucile a tappi, in sconosciuti territori nemici, sottovalutandone le insidie, rischiano di intramagliarsi nei buscioni (intrappolarsi nei rovi per gli italiani) e magari la scapulano (evitano per il rotto della cuffia) dal primo che ha poca voglia, ma poi arriva il secondo che gli tazza bene bene l'orecchi (dà loro loro una opportuna lezione). Morale: Andare a stuzzicare Umberto Veleno Ammazzantini sul suo, non conviene. (nell'immagine: modello di fucile a tappi d'epoca)
Fucile a tappi ridotto