Egregio signor Rossi, direttore o in ogni caso responsabile della pubblicazione su Elba Report. Chi le scrive è il presidente della associazione sportiva Api di Mare, conosciuta e rinomata in ambito nazionale e fortunatamente da un pò di tempo a questa parte anche in ambito locale. Le scrivo non per rinverdire una polemica vecchia di 2 anni, quando a posteriori dell’operazione Monumento, alcuni ecologisti o parventi tali (quelli che il verde solitamente lo vedono nelle persiane di casa), additarono contro di noi una serie di considerazioni e in alcuni casi insulti. Le scrivo per farle notare a lei, ed a tutti i lettori quanta faziosità ci sia nelle sue parole, quanta ignoranza, intesa come ignorare, non sapere, trasuda dalle sue parole. Se si trattasse di un qualcosa che lei conosce, pratica, ha praticato e se le sue argomentazioni fossero contingenti e oggettive, non avrei nemmeno risposto. Invece, tutto quello che leggo deriva da ideologie e preconcetti che oramai ritengo desueti, guerra violenza e quant’altro lei ha tirato fuori nel suo articolo non deve citarlo parlando di noi, ma magari commentando qualche guerriglia (NON FINTA) degli ultras e non solo, fuori dalle partite di calcio, arbitri che devono essere scortati alla nave perché minacciati ( e non parlo di partite coppa del mondo o di posti lontani si parla dell’elba). Oggigiorno le istituzioni e le persone come lei, fanno si che giovani ragazzi non abbiano più iniziativa, per fondare una associazione come le API DI MARE lei non ha idea quanti sforzi, quanto sudore, quanta volontà ci voglia, ragazzi di 18/20 anni il sabato sera invece di andare a ballare, con il risultato di ubriacarsi e magari farsi anche qualche bel “cannone”, vanno a letto alle otto perché la prima nave la mattina parte alle 05:00 e dobbiamo prendere quella per partecipare ai tornei, grazie ai quali ci stiamo qualificando per la prossima finale nazionale, tutto a loro spese e demonizzati da gente come lei, che magari, li preferirebbe in abiti “civili” immoblilizzati su qualche muretto a fumarsi la loro sigarettina nel migliore dei casi o a produrre quel degrado sociale che deriva dalla noia, a studiare qualche bella bravata come quelle di cui lei poi scrive articoli sul suo sito, ed invece sono in un bosco a confrontarsi tra loro in un clima di sano agonismo che sfocia non in risse, ma in laute salsicciate e risate comuni. Mi scusi se sono diretto ma è il mio pregio difetto, non tollero che i “miei “ ragazzi quelli con i quali condivido il tempo libero, le serate in pizzeria i viaggi, vengano, dopo tutti i disagi che sopportano per portare avanti la loro passione, additati e liquidati come poco cresciuti o da Rambo di periferia, da ammazzasette di cantonata. Lei mi risponderà dicendo che non è solo il SA che fa si che i ragazzi producano qualcosa di buono, ci sono anche la mountain bike, il trekking ecc… e io le rispondo che ha perfettamente ragione, e che queste attività sono altrettanto educative e formative, e le rispondo inoltre che nella maggior parte dei casi sono da noi praticate come forma di allenamento fisico e in altri come sport. A differenza di lei però non separo le due cose una perché mi piace e una perché non mi piace ed a seconda di quale sia il mio gusto avvallare o affossare l’una o l’altra. Le rispetto entrambe come forma di crescita sana e educativa delle nuove generazioni, e nella democrazie, a patto che si rispettino leggi e si rispetti il prossimo, ognuno è libero di esprimersi e praticare l’attività prediletta. Vorrei risponderle in merito ai ringraziamenti fatti nei confronti delle istituzioni e attività citate, no, nessuno di questi è stato presente, avranno avuto il loro da fare invece di dedicarsi al presenzialismo, tuttavia da persona educata quale sono, ho ritenuto corretto ringraziarli in alcuni casi per la cortesia e disponibilità dimostrate al momento della presentazione delle comunicazioni, in altri per la disponibilità dimostrate. Per quanto concerne il volontariato mi permetta di rimanere disgustato dalle sue considerazioni, dovrebbe applaudire lei e tutti noi, quando un ragazzo nel suo tempo libero dedichi del tempo al sociale, in qualsiasi forma lo faccia. Invece lei pretende di liquidarlo come esilarante e strumentale. Per fortuna lei si trova in minoranza e la maggior parte delle persone plaudono alla nostra attività. Riguardo alla ricerca persone da lei citata , che come scive, “Anche facendo funghi, andando in mountain bike o semplicemente passeggiando senza tuta mimetica e senza autonominarsi come "legionari" ed usare frasi latine (che puzzicchiano di littorio) senza portare a spasso similmitraglie, si impara a conoscere i boschi e si fa moto e fiato.” Mi permetto di farle notare che proprio queste categorie da lei citate sono state da noi “aiutate”, come lei ben sa perché ha pubblicato gli articoli, per tornare in paese dopo che si sono sperse tra le montagne, ma forse preso dalla volontà di affossare quanto facciamo si è dimenticato degli episodi ed ha dedicato tutto il suo estro per infilare qualche riferimento politico sul quale sinceramente passo la parola poichè credo significherebbe scendere ad un livello di discussione infantile e sterile, solo a titolo informativo per accrescere la sua cultura, se si riferisce alla frase IN OMNIA PARATUS (pronti a tutto) questo è un motto trovato su internet relativo ad un movimento studentesco….non ad un gruppo di feroci giocatori di SA . In Ogni caso, la ringrazio per lo spazio concessoci e le porgo distinti saluti. Massimo Taglione Caro Taglione Di fronte alla sua sterminata cultura, alla sua bonomia ed alla sua ironia ed autoironia, al suo rispetto degli interlocutori ed alla loro conoscenza, al suo senso della misura e del ridicolo, al suo stile ed al suo aplomb, alla sua giustamente rivendicata educazione e soprattutto davanti alla sua modestia, reverente mi inchino. Ora tutto mi è chiaro e tutto mi e stato disvelato mi resta solo da capire il motivo per il quale Lei è grato al Parco Nazionale.
Api di mare 2007 soft air bischeri