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L'Isola e la città esce polemicamente dal gruppo unico, ma non dalla maggioranza Un'inaccettabile carenza di confronto politico a metà percorso amministrativo compiuto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 17 febbraio 2007

Ieri sera abbiamo comunicato al Sindaco, al vice Sindaco e al Capogruppo di Portoferraio Domani la decisione di costituire il gruppo consiliare indipendente de “l’Isola e la Città” Che all’interno del gruppo consiliare di “Portoferraio Domani” esista una situazione di divisioni (cerchiamo di non aver paura delle parole), mi pare cosa innegabile. L’ eterogenità della coalizione può essere una ricchezza se si tiene alto il livello del dibattito e del confronto politico: il programma è il “cuore” della coalizione ma a questo devono essere date le gambe con scelte di ordinaria amministrazione (la giunta) e di programmazione (la maggioranza e le forze politiche che la compongono). Al grande impegno del Sindaco e della Giunta purtroppo non è corrisposto un lavoro per noi adeguato da parte della maggioranza e delle forze politiche della coalizione; Il Laboratorio politico L’Isola e la città è stato uno dei principali artefici della nascita di questa coalizione e del programma da questa proposto ai cittadini. Quando il laboratorio è nato, circa quattro anni fa, si è posto come obiettivi principali la proposta di un nuovo modo di fare politica basato su alcuni semplici principi: la partecipazione della città e dei cittadini alle scelte, la collegialità nelle decisioni, il rinnovamento della classe politica e dirigenziale e la programmazione politico economica; Tanto è stato fatto sotto la maggior parte di questi aspetti ma forte è il ritardo sul fronte del confronto e della programmazione; da due anni e mezzo proponiamo e chiediamo un serio confronto sui temi, naturalmente generali, del programma elettorale, un confronto che anticipi le scelte e eviti di decidere di fronte “all’emergenza”. Sentiamo sempre più l’esigenza di una programmazione minuziosa, scientifica, analitica, realistica. Partendo dai dati: quanti abitanti, quanti nelle diverse fasce d’età, quanti gli occupati nelle diverse tipologie d’impiego, quali le risorse disponibili (cioè escluse le spese correnti) sulla base del Bilancio consuntivo ultimo, quali le quantità allocabili nelle diverse voci della spesa e per fare cosa, ecc. Bisogna invece ritrovare l’impegno politico senza rinnegare i valori che hanno formato la cultura e la storia di ciascuno di noi, ma anche evitare di restare prigionieri di quei valori; bisogna andare oltre gli schemi antichi –e quindi rassicuranti– con i quali si è finora letta la realtà, e che sono divenuti inattuali; bisogna riacquistare il gusto del confronto politico, non solo sulle parole o sulle idee, ma sulle cose da fare, sui progetti capaci di disegnare una nuova società per i nuovi tempi. Una società che smette di pensare in grande scatena la concorrenza di piccoli individui e dei loro piccolissimi interessi. Abbiamo bisogno di un nuovo, grande processo di rinnovamento, che non lasci più posto per i miseri ladri di polli anche se milionari. Alcuni esempi negativi di mancanza di confronto e di scelta: le scelte sul traffico e sull’ormeggio delle navi da crociera Alcuni esempi positivi di programmazione: il regolamento Urbanistico e il lavoro in commissione affari istituzionali per modificare lo Statuto Comunale. La costituzione del gruppo consiliare autonomo non vuole in alcun modo mettere in discussione la nostra appartenenza alla maggioranza e il sostegno al lavoro della giunta ma vuole essere da stimolo perché si ricominci a fare politica e programmazione nel modo giusto e opportuno e nella sede adeguata che è, appunto, la maggioranza consiliare.


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