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A Sciambere dello sgomento e del rospo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 15 febbraio 2007

Dalla mozione Fassino "Per il Partito Democratico" "..............D'altra parte non si può pensare di unire il riformismo italiano senza l'apporto di quella grande storia politica che - da matteotti a Buozzi, da Saragat a nenni, da Morandi a Lombardi, da Pertini a Brodolini, da De Martino a Craxi - ha rappresentato un filone culturale e politico essenziale della sinistra riformista italiana........così non meno significativo è l'apporto di quella cultura riformista liberaldemocratica, azionista e repubblicana che - da Gobetti a Ernesto Rossi, da Spinelli a Ugo La Malfa - ha rappresentato la coscienza critica e laica della società italiana...". La cultura dei comunisti italiani e Berlinguer, sono evidentemente considerati meno che "cani morti"! Roba da sgomento! TIRO FISSO 6 Caro Lei Mi ha fatto tornare in mente un antico e simpaticissimo commilitone bolognese tal Fava (proprio così di chiamava), sempre allegro, sempre gentile, che commentava le peggiori notizie ridacchiando e dicendo ironicamente: "E' già buono!" Di una calma infinita il Fava veniva tra l'altro caricato di servizi, se ne approfittavano perchè non si tirava indietro e si limitava ad ironizzare con la sua solita flemmatica frasetta: "E' già buono!" Un giorno però perse la pazienza: per errore avevano scritto due volte il suo nome nella tabella della guardia, ragione per la quale risultava in servizio di piantone sia al cancello d'ingresso di corso Sicilia che a quello di Via Re David (eravamo a Bari) che distavano tra di loro centocinquanta metri circa ed alla seconda volta che si sentì chiamare, mentre eravamo inquafrati sotto gli occhi di un esterrefatto ufficiale esplose una raffica di parole: "Presente, sono io, eccomi qua, signorsì, sono il Fava! Monto a Via Re David, apro il cancello quando arriva un'auto, saluto, chiudo il cancello, poi di corsa vado a Corso Sicilia, apro, saluto, richiudo e poi di corsa torno a Via Re David .. anzi se mi date uno scopino me lo ficco dietro, così mentre passo davanti al corpo di guardia do una pulitina al volo ... ora basta dovete andare affanculo, sì me ne vado in cella di rigore, ci vado da solo signor Tenente, prima che mi ci mandi lei!" E, mentre l'ufficiale stava ancora tentando di realizzare cos'era accaduto, se ne andò a passi rapidi e moccolando verso le celle. Ora lei Signor Tiro Fisso si chiederà cosa c'entri quest'antica vicenda militaresca con l'elaborato fassiniano. Il fatto è leggendo quei dopo aver avuto un po' di torcibudella per l'accostamento di Giacomo Brodolini a Bettino Craxi, notando che il nostro uomo di filiforme ingegno non aveva inserito tra i padri della patria socialista né Tanassi (quello, secondo Fortebraccio, dalla fronte inutilmente spaziosa), né Longo Pietro, considerato che dalla lista del liberali era stato escluso Malagodi e mancavano tra i riformatori Edgardo Sogno e Licio Gelli mi è scappato di citare il Fava: "E' già buono!" Va da sé che io pensi che ci sta, che anche i Fava (come le formiche), ad un certo punto, nel loro piccolo si incazzino, e mandino bellamente affaculo chi cerca di servire loro rospi troppo grossi da trangugiare. Continui pure a tenere questa rotta, il grande timoniere dal baffo più surgelato di quelli di Amundsen, verso il glorioso destino di minoranza (di destra) del nuovo partito democratico.


rospo

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