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Il Ri…Candidato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 maggio 2003

E’ davvero uno straordinario spettacolo “circense”, questo preludio di campagna elettorale per un personaggio mai sazio di notorietà una performance di alto equilibrismo, un’esaltante esercizio acrobatico, questo a tutti i costi voler sopravvivere nel grande circo politico e per l’ennesima volta ricandidatosi a guidare il caravanserraglio del palazzo della Biscotteria . Tutti stanno col fiato sospeso e col naso per aria , eccolo il ricandidato, sul filo, che avanza a ottimistici passetti, impettito, cauto, ma allo stesso tempo determinato, convinto, oserei dire sicuro, con la sua arroganza mascherata da dispensatore di benessere , convinto che un grammo d'immagine valga più d'un chilo di rendimento….. incede sul l’esile filo concedendosi a tutti, avanza….avanza…il filo è lacero, squassato dal pasticciaccio di una gestione politica che riaffiora, ma….eccolo ce la fa…no…si scompone, alla lunga asta che gli dà equilibrio qualcuno gli appende il carico pesantissimo delle responsabilità del paese , ma lui non molla, non si schianta per terra….avanza ancora qualche passetto da ballerina, forse in onore dell’ammirata Carla Fracci o per rispondere ai denigratori …..poi tentenna un attimo sotto il peso sfibrante di una folgorante carriera ….. lui l’equilibrista…. lui il funambolico…lui il nuovo Messia….. lui che se veramente è intelligente dobbiamo onestamente dire che lo nasconde molto bene……avanza… non si arresta nemmeno quando un forte vento di critica lo prende d’infilata e sembra sottrargli il contrappeso …avanza… pencola… ma non stramazza al suolo nemmeno quando gli altri concorrenti alla poltrona lo punzecchiano ai fianchi…..alzate gli occhi….guardate lassù, in bilico, l’agnello sacrificale, sorride a pieni denti ai servili scribacchini di regime , mentre una moltitudine di gente pronta ad una sublime “Standing ovation” prega e pensa in silenzio che basterebbe una “spintarella” perché questo spettacolo circense avesse finalmente fine e che questo “vuoto a perdere” ci dispensasse della sua immagine diafana e sfottente a presa di culo… Così il II° Mistero buffo si consuma e si svela e stavolta non è colpa di Dario Fo'.


Equilibrista

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