Gli articoli di stampa di ieri (e di oggi)a proposito di quanto sarebbe avvenuto nei pressi di una scuola elementare di Portoferraio colpivano per l'inevitabile e assai opportuno tentativo di piegare, quasi contorcere, la lingua italiana al nobile scopo di essere tranquillizzanti e di non generare paure o c.d. “allarmismi”. Uscita la notizia, le preoccupazioni sono state relative all'effetto che questo avrebbe avuto sull'efficacia delle indagini di Polizia e Carabinieri. E' probabile che da parte degli inquirenti non vi sia stato particolare gradimento. L'altra domanda che ci siamo posti riguarda invece la reazione dei bambini. Straordinari, come al solito. Niente panico, tanta fantasia e, soprattutto nessun imbarazzo nel chiamare col vero nome le cose e i fatti. Così “il pedofilo” è diventato oggetto di discussione tra i piccoli studenti, con o senza (purtroppo quasi sempre “senza”) la mediazione delle insegnanti. Ma i bambini, dicevamo, sono sempre straordinari e quindi ecco apparire sui vetri di una classe le prime vignette con una faccia chiaramente da pedofilo...cerchiata e sbarrata nel simbolo di ogni cartello di divieto. Oppure un più anglofilo “danger, pedofilo” o anche un “pedofilo sei brutto”. La più fragile tra le bambine si preoccupa che il molestatore la possa avvicinare mentre va a casa...e i maschietti della classe l'apostrofano con il più classico dei classici “ma a te un' ti vole manco il pedofilo”. Nel giro di poco i disegni alle finestre diventano tre, quattro, cinque. Passa la severa profdifrancese e... la paura fa 90 !!! S'arrabbierà ? No, non è certo il caso...Forse stavolta fa finta di non vedere. Ci saranno i poliziotti fuori di scuola ? Certo, in borghese !!! Ma dai....ganzo! Allora esistono davvero i poliziotti in borghese! Un ultimo cartello e poi a casa: attenti !!! il pedofilo morde ! Suona la campanella. Tutto finito, piccole paure e gioco. Si torna a casa e si racconta. I “grandi” hanno meno voglia di riderci sopra. Ma forse ha ragione un nonno: “se questi bambini incontrano “il pedofilo” non saranno loro a correre dei rischi...ma lui a dover essere salvato da simili piccole canaglie”.
tre bimbi