E' iniziato mercoledì 7 Febbraio, presso il tribunale di Livorno il processo a due ex-amministratori (entrambi aderenti a Forza Italia) della Comunità Montana: Mauro Febbo già presidente dell'Ente Comprensoriale ed Andrea Sirabella assessore della C.M.all'epoca dei fatti che gli vengono contestati. Sirabella deve rispondere di peculato, in ordine ad un uso privato del cellulare che gli aveva messo a disposizione l'Ente. Stessa accusa per Mauro Febbo chiamato però a rispondere anche di truffa in rapporto ad una vicenda di polizze assicurative false. Il danno che avrebbe procurato Sirabella alla Comunità montana ammonterebbe a 11.267 euro. A Febbo si contestano 9.946 euro di telefonate indebite ma cifre ben più consistenti sul versante dell'accusa per truffa a partire da 26.887 euro riscossi da clienti delle "Generali" non versate alla compagnia, 586.000 euro che gli erano stati consegnati da persone a sarebbero state fatte sottoscrivere delle false polizze e 509.000 euro di tasse non versate. La prossima udienza è stata fissata per il 14 Novembre ma già si è evindeziata la linea che terrà il difensore di Febbo. La legale dell'ex-presidente Cesarina Barghini ha chiesto che il suo patrocinato sia sottoposto a perizia medico-psichiatrica attraverso la quale la Barghini intende dimostrare la non imputabilità di Febbo per i fatti in giudizio in quanto all'epoca affetto da gravi disturbi della personalità.
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