E Sembra un'enorme zattera quel manufatto incompiuto: una platea di 70 centimetri di calcestruzzo che si stende su 256 mq, ornata da 12 grosse collonne di cemento armato (8 sui lati quattro al centro) tutto da anni, ormai decenni, posato in maniera invereconda sul più importante sistema dunale elbano, a 25 metri dalla spiaggia, a 50 dalla linea di battigia di Lacona. Una storia incasinata quella del ristorante laconese che non vedrà la luce, autorizzato da un sindaco di manica molto larga in tempi di una politica urbanistica non molto oculata, ma dichiarato abusivo da un commissario prefettizio che aveva rilevato delle difformità di edificazione e pare anche la navigazione a valle della "zattera di cemento" chi si era avvicinata al mare rispetto alle previsioni, poi una storia infinita di ricorsi, giudizi, nuove normative, passaggi di proprietà perimetrazioni dell'area nel territorio ad alta protezione. 2007, Effetto Tozzi. Il nuovo Presidente del Parco è all'Elba per una delle sue prime visite, e vuole iniziare con un atto al tempo stesso concreto e simbolico, prende contatto con il Sindaco Ballerini che emette una ordinanza di demolizione. Il primo cittadino capoliverese ed ottiene anche la collaborazione del dal Sig. Rotellini, attuale proprietario dell'area e della struttura che dichiara di rinunciare al possibile ricorso avverso il provvedimento, che quindi si potrà sostanziare da subito. Compiamo un sopralluogo sul posto per scattare foto prima della visita della della commissione mista: Parco, Comune, Forze dell'Ordine che giovedì saranno sulle dune per decidere come demolire è come asportare gli inerti risultanti. Ce lo spiega il Sindaco Ballerini che ci raggiunge sul teatro del manufatto condannato a morte, ma solo perché sotto di esso torni a vivere la duna. E telefonicamente ci raggiunge anche lo stesso presidente del parco: "Dobbiamo sottolineare l'importanza e l'emblematicità della cosa che andremo a fare". Lo facciamo, lo abbiamo fatto e con grande soddisfazione.
Ballerini Dune Lacona 1