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Per fortuna ci sono anche gli elbani “fiorentini”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 11 novembre 2002

Michele, Annalisa, Andrea, Tiziana, Andy, Samantha, Benedetto, Elisabetta, Gianfranco, Tatiana. Ma anche Lorenzo, Teresa, Paolo, Valentina, Giacomo, Alessandra: c’erano anche loro, una piccola ma importante delegazione elbana tra più di un milione di persone, sabato 9 novembre a Firenze, per ribadire un incondizionato No alla guerra, al neoliberismo e al razzismo. Molti sono giunti, in quella che è stata ribattezzata la capitale della democrazia, già nei giorni precedenti la grande manifestazione per partecipare alla cinque giorni del Forum Sociale Europeo, durante il quale sono stati approfonditi i temi della globalizzazione a 365 gradi. Tra gli oltre 350 seminari, conferenze e workshop, favoriti dagli elbani sono stati quelli riguardanti la democrazia partecipativa, guerra e pace e la non violenza e la disobbedienza come espressione sociale: temi che l’Elba Social Forum discute e propone territorialmente dalla sua fondazione. I ragazzi e le ragazze, sia under che over 40, hanno trovato alloggi diversi, qualcuno da amici, altri da parenti: i più coraggiosi, viste le basse temperature che hanno caratterizzato la settimana fiorentina, si sono costruiti un piccolo habitat all’Ippodromo Visarno, adibito per l’occasione ad alloggio-dormitorio, sede dei disobbedienti nonché centrale operativa di Global TV. Chi non ha potuto farlo prima è partito sabato mattina con il traghetto delle 5, atteso a Piombino dai compagni della terra ferma con ben due pullman. Il ricongiungimento è avvenuto davanti alla Fortezza da Basso, partenza del coloratissimo e rumorosissimo corteo, sotto un sole in cui pochi speravano. Non potevano mancare, assieme a fischietti, coperchi, campanacci e maracas, lo striscione protagonista dei cortei portoferraiesi “globalizziamo i diritti” né l’ormai famosa bandiera della pace che ha sventolato durante le due settimane di presidio al canile. La serata si è conclusa, dopo circa 8 km, con una nuova separazione, da una parte chi è rientrato allo scoglio, dall’altra chi si è diretto allo stadio per assistere al grande concerto, in attesa della conclusione dei lavori del Forum Sociale Europeo della domenica mattina.

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