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Un calendario lungo cento anni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 06 febbraio 2007

E’ in distribuzione in questi giorni il calendario sponsorizzato dall’amministrazione comunale che ha voluto farne omaggio ai capoliveresi nell’anno dedicato al Centenario. Un calendario in bianco e nero, dedicato a persone anziane, spesso scomparse, per ricordare un mondo e un modo di vivere distanti dall’attualità, ma ancora vivi nel ricordo degli abitanti di oggi. Il materiale fotografico presentato è stato fornito da Gabriello Salvi, che con sensibilità e intuito ha documentato le personalità più conosciute e caratteristiche, nel tentativo di preservare la memoria di un modo di vivere in estinzione. Vi sono raccolte immagini di grande forza emotiva, intense, di alto valore storico e sociale. A corredo, la poesia “Capoliveri”, di Bartolommeo Sestini, tratta dalla raccolta Omaggio all’Elba.. In quarta di copertina, una ricerca sui soprannomi condotta dal maestro Luciano Geri negli anni ’80 con le classi della locale scuola elementare. Chi è l’autore delle immagini Gabriello Salvi, per tutti Jimmy, nasce il 23 aprile 1942, in via Cavour 33, a Capoliveri. Emigra in Australia nel 1952 e vi resta per circa cinque anni. Cresce a Roma, dove si trasferisce “dopo l’incidente aereo davanti all’isola di Montecristo”. Verso la fine degli anni ’50, dalla capitale importa la prima Harley-Davidson sbarcata sull’isola. A Capoliveri torna nel 1976 con l’intenzione di viverci. Da allora fa base nel suo paese d’origine, ma di tanto in tanto parte per lunghi viaggi all’insegna dell’avventura. Girovaga tra Spagna, Germania e Inghilterra. Vola in Messico – siamo nel 1995 - per seguire i fedelissimi del leggendario subcomandante Marcos. A Capoliveri fa sempre ritorno. Lavora nella pubblicità, nella fotografia, nell’artigianato del cuoio. Ma soprattutto, durante i soggiorni capoliveresi, ritrae le persone più conosciute del paese. Una passione duratura che spiega così: “Mi piace fotografare la gente che sta al bar, nella piazza, i loro volti. Penso sempre che se ne perderà la memoria. Mi piace mantenerla.” Le immagini qui riprodotte sono state scattate tra il 1960 e il 1980 circa.


calendario capoliveri centenario

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