Sergio Rossi non ha certo bisogno della mia testimonianza o del mio supporto, sa sbagliare da solo, questo è chiaro, ma fa polemiche che io trovo onestissime. Il suo giornale "virtuale" (o forse sarebbe meglio dire "virtuoso") è veramente aperto a tutte le idee, purché espresse con la dovuta educazione ed eleganza, ancor meglio se in forma ironica e sbeffeggiante e non è certamente nato per fare la guerra a qualcuno. E per la passata gestione politica della Casa della Libertà, in modo particolare di Forza Italia e del Sindaco Ageno, che ricordo con simpatia e rimpianto, non ha certamente ecceduto in critiche né ha messo in giro voci. Ha solo fatto il suo dovere di cronista attento, coraggioso ed onesto. Quello che la CdL ha combinato all'Elba, durante la gestione Ageno e Febbo, è assolutamente vergognoso, non solo per i debiti lasciati ma per la corsa al potere, al nepotismo più volgare, alla gestione della cosa pubblica come fosse stata cosa privata, per la mancanza di onestà intellettuale e, non ultimo, per la mancanza assoluta di stile, che non è poco. Tutti possono sbagliare ma quello che abbiamo visto all'Elba, in quel periodo, non ha riscontri in altre parti dello Stivale. E le passate elezioni lo hanno chiaramente dimostrato. Il centro sinistra, oltre alla figura limpida ed allungata dell'ottimo Peria, non aveva alcun titolo per vincere le elezioni dopo il bidone affibbiatoci con il Burraccio e la negazione di una terza compagnia marittima, a difesa cocciuta degli interessi del duopolio. Ha fatto tutto il centro destra da sola. E fu giustissimo che fosse fortemente punita dai cittadini che scemi non sono. E c'è una cosa che comunque la sinistra dell'On. Mussi non potrà mai nascondere: il male che l'Autorità Portuale continua a fare all'Elba. Occorre, a mio parere, che l'Elba esca dal codesta Autorità che le tarpa le ali in ogni modo pensando solo ed esclusivamente agli interessi di Piombino. L'Elba, con una Autorità sua ed indipendente, potrebbe rivolgere lo sguardo ad altri porti, a sud ed a nord di Piombino, per incrementare le corse, alleggerire il traffico su Piombino stessa, smetterla con la favola che non ci sono posti di attracco per altre compagnie. I posti di attracco, a sud ed a nord, ci sono, facili, comodi e disponibili. Ma tutto questo alla sinistra di Mussi non piace, ad Onorato neppure. E gli elbani stanno a guardare, con mele stelle di Cronin. No Pasaran!(Anzi, son già passati) bruno paternò P.S. ribadisco : Gli interessi, legittimi, dei tre porti, sono in contrasto fra loro. Occorre dividere le aspirazioni ed i destini, turismo da una parte, traffico merci, acciaio e carbone dall'altra. Caro Bruno Ovviamente ti ringrazio per le esageratamente buone parole (troppa grazia) ancor più gradite visto che vengono da un uomo di saldi e destri (non esattamente nel senso di abili) pensieri, cioè dalla sponda opposta del politico pensare rispetto a quella in cui sto da sempre. Condivido una parte della tua analisi un'altra no. In particolare non mi sembrerebbe utile né razionale ridisegnare le autorità portuali. Diciamo che sarebbe stato molto meglio avere una gestione più brillante di un tale centro di potere, per il quale si è andati ad un accordo bipartizan, forse più dettato dalle necessità di collocamento (ottimo direi) piomboriese che dalla composizione delle diverse idee (se si avevano e si hanno) dello sviluppo portuale necessario sui due lati del canale. La vicenda del gabbionamento crocieristico portoferraiese è emblematica, arriveremo forse ad una soluzione logica (col decentramento sul lato sud dell'area deputata) solo dopo aver buttato soldi dalla finestra a cappellate individuando soluzioni provvisorie paesisticamente orrende e dopo aver fatto incazzare (giustamente) mezzo mondo. Il Presepe comunque si fa coi pastori che ci s'ha e a noi questi ci so' toccati.
inferriate portoferraio