Il fantastico duo B&B Berlusconi e Bondi (e gli altri della Casa circondariale delle Libertà, compresi i leghisti filoserbi al tempo della buonanima di Milosevic) hanno detto che un governo che non riesce ad avere la maggioranza in politica estera in Parlamento si dovrebbe dimettere. Non credevo che fossero degli antiamericani e ce l'avessero così con Bush: è praticamente un'intimazione di sfratto al governo Usa ed al suo Presidente. Gorge Dabbliu infatti è stato battuto proprio sulla politica estera in senato (proprio come Prodi), quindi forse hanno ragione Berlusconi e la sua pallida appendice calva: un governo che non riesce ad avere una maggioranza sulla politica estera fa ridere il mondo, il problema è che quello al quale loro hanno fatto da scendiletto per 5 anni, mandando a morire inutilmente anche un bel po' di italiani in Iraq, il mondo lo sta facendo anche piangere. CORTO CIRCUITO Caro corto, il problema è che questi puntano sull'oblio: criticano l'eccessivo ricorso alla fiducia, e si dimenticano che loro con una maggioranza amplissima la ponevano "ogni tre per due" per arginare i loro dissensi interni; dicono che non si fanno le riforme e loro hanno speso una legislatura a fare leggi salvaculo, una riforma elettorale che fa schifo pure alla maggior parte di loro medesimi e ha rimesso il potere totalmente in mano ai partiti, una follia di revisione costituzionale che è stata annullata dal popolo italiano. Penso, e vale a Roma quanto a Portoferraio, che tra i principali compiti di chi governa oggi, ci sia il ricordare sistematico ai cittadini le (numerose) pagine ingloriose dei recenti centrodestra, altrimenti tra un po' taroccheranno la storia e negheranno impunemente anche la appena passata evidenza.
Sandro bondi