Il Consiglio di Amministrazione della Cosimo de’ Medici rimane al proprio posto, nonostante sul bilancio pesi un passivo di circa 330.000 euro, e nonostante che il sospetto di malagestione, sollevato dal gruppo di minoranza, sia stato in parte riconosciuto anche dai Sindaci revisori e dal Ragioniere capo del Comune di Portoferraio. E’ stata infatti approvata una delle mozioni presentate dai Gruppi di opposizione nella quale si chiedeva di accogliere le pressanti raccomandazioni formulate dai Sindaci revisori tra le quali quella di ricostituire il capitale sociale, e di fornire una rendicontazione mensile (poi diventata quadrimestrale) della gestione della Società. La Giunta Ageno che ha ribadito, durante tutto l’acceso Consiglio Comunale indetto per discutere anche l’andamento della Società di Servizi del Comune di Portoferraio, l’assunzione delle rispettive e distinte responsabilità nei confronti della gestione, ha poi riconfermato, con i soli voti della maggioranza, le cariche del Consiglio di Amministrazione. Ma se da una parte la Giunta ha concesso la fiducia finale agli amministratori, dall’altra il Sindaco Ageno si è premurato di annunciare che il bilancio della Cosimo de’ Medici sarà inviato alla Corte dei Conti, affinché sia fatta piena chiarezza sull’operato della Società. Il Consiglio Comunale del 20 maggio tra i cui punti caldi contava la discussione intorno alla situazione patrimoniale della Società di Servizi si è protratto dalla mattina fino alle 6 circa del pomeriggio, attraversando fasi di estrema tensione quando la minoranza ha incalzato gli amministratori della S.r.l. sulle singole voci di bilancio. In particolare, da parte della opposizione, si puntava il dito sulle condizioni praticate alle agenzie marittime che hanno funzionato da intermediarie per l’approdo del traffico dei natanti nella darsena medicea. Infatti lo sconto del 30% riconosciuto alle agenzie risultava essere in realtà una provvigione, e i gruppi di minoranza hanno contestato quella che essi hanno definito una percentuale troppo alta e antieconomica. Tutto immutato quindi ai vertici della Società che gestisce parte delle risorse artistiche, culturali e sportive del comune di Portoferraio. Alle 18 poi le votazioni di cui abbiamo riferito con la maggioranza nervosa che non se l'è sentita né di lasciare affondare né di rimorchiare in porto una barca le cui falle sono più che evidenti a chiunque.
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