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Controcopertina: Virtuali proprio no

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 febbraio 2007

"Fu preso in giro da un giornale virtuale, (?) apposta e dichiaratamente per fargli la lotta". Manca evidentemente un verbo, un participio passato rimasto nella tastiera del collega che riteniamo doveva essere nella dichiarazione originale "fondato", "realizzato" "fatto nascere" o sinonimi. Il brano è tolto dalle dichiarazioni di un certoexassessore (per rendere la pariglia quanto a stile allusivo) rilasciate a TEEnews nel secondo anniversario della scomparsa dell'ex-sindaco di Portoferraio Giovanni Ageno. L'allusione ad Elbareport è evidente anche se in italiano "virtuale" significa "che esiste in potenza ma non si è ancora realizzato" oppure "potenzialmente esistente" o peggio "fittizio, non reale", condizioni tutte ben diverse da quelle una testata giunta alla edizione n. 1335. Dichiaratamente falso o fuorviante è quello che si vuol rappresentare e cioè che questo giornale sia stato creato "dichiaratamente per fargli la lotta" (ad Ageno ndr). Questo giornale è stato fondato con un fine un po' più importante del "fare la lotta ad Ageno" e (confermiamo) alla smandruppatissima Armata Brancaleone che era al suo seguito. Questo giornale è nato per iniziativa di un gruppo di persone "libere" che nessuno può neppure sognarsi di filoguidare (siano essi sbonzors, gruppi di potere o partiti) è stato messo in piedi e mantenuto col sacrificio (e pure i soldi dei bilanci familiari) da persone che credevano nella possibilità che si aprisse uno spazio per l'informazione on line locale (e un po' di ragione ci pare l'avessero) per dare una voce al pensare progressista certo, ma non negando cittadinanza e dignità a chi la pensava altrimenti. Il caso ha voluto che all'epoca Portoferraio fosse governata dalla più inguardabile giunta della storia repubblicana, e agli amministratori portoferraiesi non abbiamo fatto sconti ritenendolo un nostro dovere, li abbiamo presi in giro (perchè spesso erano ridicoli loro e i loro tirapiedi), li abbiamo criticati pure ferocemente, perché il controllo attraverso la critica dovrebbe essere una funzione della stampa di tutta l'informazione, e non solo di "certastampa" come sprezzantemente ci definiva il ricordato. E come giornale abbiamo continuato a darle ed a prenderle ben oltre l'affondamento del centrodestra portoferraiese, a destra ma anche a sinistra, comunque dalla parte della legalità. Ed il fatto che abbiamo continuato ad esserci ben oltre coloro che avrebbero "causato" la nostra nascita, dimostra l'inconsistenza dell'argomento. E già che ci siamo correndo il rischio dell'impopolarità, poiché la pietà per chi non c'è più è praticata talvolta anche oltre i limiti delle realtà acclarate, e della ragione, avremmo qualcosa da dire ai membri del comitato di beatificazione, nel cui fervore leggiamo anche un velo d'ipocrisia e di personale tornaconto, specie quando sono gli indagati a contribuire alla santificazione degli indagati, quando i dolenti sono ex-amministratori incapaci, che hanno lasciato non buchi ma voragini nei bilanci che hanno gestito in compagnia del caro estinto. Perché una buona volta qualcuno dovrà pur dire loro che se è vero che chi è trapassato non potrà più difendersi, è vero anche che neanche dovrà rispondere dei suoi comportamenti e saldare eventuali debiti con la società. Per questo è saggia la norma di legge che annulla il giudizio, perché non si può proclamare evidentemente innocente chi non c'è più, ma neppur colpevole. La storia, i fatti, restano nella memoria di che memoria e contezza degli eventi ne ha. Questo avevamo da dire in rapporto a quanto pubblicato su TEEnews, per il resto non rincorriamo le chiacchiere televisive dei trombati.


copertina 0808

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