E così ci risiamo. Sto benedetto eliporto un c' è proprio verso di farlo. Siamo partiti dal tetto dell' ospedale, poi a Marina di Campo, siamo passati A San Giovanni,quindi alle Ghiaie, dopo alle Antiche Saline ed infine siamo ritornati all' Ospedale anche se qualcuno lo vedrebbe bene all' Esaom. Ed intanto chi ha bisogno aspetta, si rivolge all' angelo custode o, se non crede, si tocca le palle. Insomma si arrangia. Oggi mentre montavo la vignetta mi sono chiesto: certo che per fare sta benedetta piazzola dev' essere proprio una cosa complicata, occorreranno grandi spazi, enormi capitali. Allora ho fatto una piccola ricerca su internet, roba di cinque minuti. Ho trovato l' elisoccorso di Fossombrone, una cittadina di 9.500 abitanti nelle Marche, che vedete nella foto ed ho letto alcuni dati tecnici: l' area della piazzola è di mt 30x30; l' area di atterraggio e decollo mt 21x21; la zona di toccata circoscritta su un raggio di 8 mt; l' area è munita di segnaletica notturna e diurna. Per l' impianto antincendio di sicurezza potete cliccare qui http://www.crifossombrone.it/eliporto.htm. L' eliporto è stato costruito con i soldi dell' AVIS della Croce Rossa e i contributi dei cittadini. Ora io dico, siamo otto comuni che dal dopoguerra ad oggi hanno speso un fottio di soldi in cose inutile che spesso non servono neanche alla popolazione, l' unica cosa che sanno fare è aprire tavoli di concertazione che non riecono mai a chiudere positivamente. Viviamo in un posto dove il denaro scorre a fiumi. Allora io dico, perché i privati non si organizzano, è possibile che gli istituti di credito, la grande distribuzione, le principali strutture alberghiere che incassano una marea di quattrini (e che, dati della Finanza, pagano anche poche tasse) non sono capaci di mettersi insieme, e di risolvere, considerata la spesa non eccessiva, un problema che si trascina irrisolto da decenni?
Elicottero AIB volontari Pubblica Assistenza Porto Azzurro