Dopo tre mesi di custodia cautelare è stato scarcerato Claudio Brandolini, 45 anni, arrestato lo scorso 4 ottobre nell’ambito dell’operazione Marata, insieme ad atri 6 presunti usurai, tra i quali il pregiudicato Giovanni Marandino. Le forze dell’ordine che avevano condotto le indagini coordinate dalla DIA toscana, tra le quali cui il Gico della Guardia di Finanza di Firenze, che si è avvalsa di un corposo lavoro espletato anche dalle Fiamme Gialle isolane, avevano formulato l’ipotesi di associazione a delinquere di stampo mafioso. La scarcerazione di Brandolini, considerato dagli inquirenti uno dei collaboratori di Giovanni Marandino, indiscusso leader del gruppo, è la seconda dell’operazione Marata. Pasquale Siciliani infatti era già tornato in libertà per motivi di salute il 7 ottobre scorso, dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto nel carcere di Porto Azzurro. Fuori dal carcere, per decorrenza dei termini, anche Ramon Allegretti, arrestato circa due mesi fa a Cassino con l’accusa di furto pluriaggravato e rimozione dei sigilli. Ramon Allegretti, è estraneo alla vicenda Marata, l'altro Allegretti direttamente coinvolto nella indagine maggiore è infatti il padre Giancarlo, uno dei tre indagati che neppure inizialmente hanno subito misure restrittive. Il giovane aveva però rotto i sigilli messi dalle forze dell’ordine all’autosalone di Marandino, per rubare un'auto Audi tra quelle che erano custodite e sotto sequestro giudiziario. Partito dall’Elba Allegretti fu successivamente fermato a Cassino dopo un incidente stradale.
Marata 4 cartello