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A Sciambere del paese dei rincoglioniti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 febbraio 2007

Succede un giorno, anzi una sera, che Beppe de' Le Tre Cime è in trasferta, è andato infino al Circolino dello Stiopparello dove c'è la grande premiazione del concorso d'un torneo di ballo (Mazzurka, Walzer e Tango Figurato), solo che prima di arriva' al circolino s'è fermato al Bar Stella e poi a Carpani e poi alla Curva; era partito pe' prende' un caffè poi le sigarette e so' stati un topino un camparino e un prosecco, insomma non è proprio intorciato, ma pennino sì. Nel bordello della festa gli vien incontro Ivana di Pie'dell'Asino che lui c'ha sempre sospirato sopra, ma che non c'ha mai provato, perché Ivana è 'na stangona e lui sul mezza sega forte, e anco pelato. Un po' l'occasione un po'la sfrontatezza che gli è venuta da quando ha fatto i quadrini co' l'abbusi e l'affitti dei Bungali in nero, gli fa: "Deh se un fossi sposato a te ti sposerei subito" si gira vede Iside quella topetta che fa la cassiera al supermercato.. si' quella che la fecero anco Miss Campo 'a Peri. Beppe 'gni volta che va a comprà i porpetti surgelati (che poi li vende pe' freschi nel su' ristorante di Sottobomba tanto li mangeno altro che milanesi e tedeschi, che sanno una sega), gli casca sempre l'occhi su' davanzali di Iside e stasera si molla, s'allarga "cara .. come sei bona .. 'n sai che ti farei ..". Ma non voi che c'è un'emittente locale che riprende audio e video? In diretta, du' giorni dopo, Cesarina la moglie di Beppe vede tutto e lo chiama sul cellulare: "Vecchio baboso .. popo' di cazzogrullo, quando la smetti di fa' il piacione co' tegami?" Lui svicola ... "Ma che dici? 'un t'intendo miga! stasera 'n torno a cena .. uh 'n c'è segnale ..." e riattacca. Allora lei s'incazza come una cinghiala e dice: "Stavorta ti sputtano bene bene io .." da la via che abbassa anco lei, prende carta e penna e scrive al Tireno: "Caro Tirreno, scrivo perché pretendo in pubblico le scuse che mio marito non mi ha formulato in privato ..." Una bella lettera (in italiano coretto, perché Cesarina sa scrive', miga come quel torzolo del marito che 'un infila un congiuntivo che sia uno, nemmeno se lo picchi) dove la signora dice che ha sopportato zitta, anco per via che lui è un personaggio pubblico (prima che lo trombassero era presidente de la bocciofila) ma insomma che si faccia vede' mentre fa lo scemo co' le peggio sgallettate l'offende forte. La lettera arriva a pippa di cocco al giornale, uno di quei giorni in dove c'è da allunga' i brodi vegetali e spera' che ci siano le reclame a tappa' mezza pagina, perché non é successo proprio un cazzo niente. Il giorno doppo da la Valdana a Scaglieri 'n si parla d'altro!" e Beppe al sedicesimo che gli telefona e che gli fa: "Deh .. bella figura di merda t'ha fatto fa' la tu' moglie!", passa alla controffensiva mediatica. Chiama Agenore del Caubbio, detto Raccattacuregge, che gli fa da rofiano-capo e da segretario e fa scrive' su Camminando una lettera bella pisciosa, di tre pagine indove stringi stringi dice: "Scusami tanto cara però lo sai che lavoro come una bestia, ruzzavo mica facevo sul serio, come te non c'è nissuno (Rita Pavone anni '60) saluti e baci!" Poi visto il sito pe' ingraziassi i frequentatori aggiunge di suo dito Eia Eia Alalà! (che farebbe anco rima con budelloditumà, ma fa brodo) alla sera la vicenda sarebbe rimbalzata in un lungo vespasiano televisivo. Forse qualcuno insensibile e tetragono scoterebbe il capo dicendo: "Ma che paese di rincoglioniti è questo, con marito e moglie che si parlano su giornali e blogghe, e con una manica di favoni col tonchio che ci discuteno, e ci dibatteno anco, su' cazzi loro?"


orango scimmia risata

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