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A Sciambere degli Zittelloni in Gonnella

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 30 gennaio 2007

Facce da Pacs Egregio Direttore, dai sondaggi risulta che gli italiani sono cattolici ma sulle questioni sessuali e di convivenza la pensano come gli pare a loro e non come pare a Ruini. Per esempio. La grande maggioranza è favorevole ad estendere i diritti anche alle coppie di fatto, insomma i cosiddetti Pacs. Invece i liberali della Casa della Libertà sono contro, dicono che crollerebbe la famiglia. Come se in tutti i paesi europei dove i Pacs ci sono da anni qualcuno avesse visto qualche famiglia disfarsi per fare un Pacs. La questione è proprio quella della libertà di scelta: quelli che vogliono ubbidire ai precetti della chiesa cattolica possono continuare a farlo senza che nessuno li obblighi a fare il contrario (e allora non devono nemmeno divorziare), esattamente come dovrebbe essere per quelli che non lo vogliono fare perché di un'altra fede, perché non ci credono o semplicemente perché non credono che un gruppo di anziani uomini in gonnella, zittelli e che hanno fatto voto di castità debbano interessarsi dei casi loro, dei letti loro e delle famiglie o dei Pacs loro. Questa roba si chiama cultura liberale, non laica che è un aggettivo che si usa solo in Italia per indicare quella roba li. Insomma, quelli che dicono di essere partiti liberali sono contro l'estensione dei diritti civili, e quelli che Berlusconi accusa di essere illiberali, comunisti e contro l'individuo vogliono estendere quei diritti. Se lo raccontate in giro per l'Europa non ci credono. Ma quel che mi meraviglia di più è che nessuno dica una parola per far notare una semplice cosa a due dei paladini più accesi della difesa della sacralità della famiglia contro i Pacs: Casini e Calderoli. L'ex Presidente della Camera e cattolicone di ferro, parla di famiglia intoccabile, ma lui l'ha toccata eccome. Tanto che ha lasciato la moglie e sta allegramente con certa Allegra Caltagirone, figlia del noto palazzinaro ed editore romano. Insomma, un Pacs, ma lui lo può fare, noi no, perché lui va a baciare l'anello al Papa sorridendo, mentre a qualche divorziato la chiesa non concede nemmeno l'estrema unzione. L'altra macchietta del Pacs e l'ex ministro (ed ex padre costituente fallito) della Lega Nord Calderoli, quello delle magliette antimaometto. Anche lui difende la famiglia ed il matrimonio cattolico ed il cristianesimo tutto. Questo difensore della civiltà occidentale cristiana, questo tipo da bar padano, è stato sposato da un druido con rito celtico-pagano ed è attualmente divorziato e probabilmente convivente. Come loro, in Parlamento ci sono decine di anti-Pacs (a cominciare dal Cavaliere Mascarato), di difensori della famiglia integerrimi, così integerrimi che ne hanno più d'una. Ma perché nessuno, proprio nessuno si alza almeno una volta a ricordare queste cose a queste facce di bronzo, a questi cattolici ad ore che vorrebbero che noi facessimo per forza quel che loro si sono ben guardati da fare con diletto? In America tipi così li avrebbero già mandati a casa per mendacio continuato, da noi li intervistano per farci spiegare come dovremmo stare con la persona che amiamo. TIRO FISSO 2 Caro Tiro Fisso Spero con lei che si faccia sui pacs una buona legge, e la si faccia alla svelta, perchè, pur non avendo niente contro l'istituto del matrimonio, e men che mai contro il cattolicesimo, trovo semplicemente inconcepibile che il gonnellone-capo, con quell'aria fru-fru e zittelloni sottoposti, non si rendano conto che da circa anni 136 e spiccioli (dalla breccia di Porta Pia in qua), la Chiesa non ha potere decisionale sul civile vivere dei cittadini di alcuna porzione del territorio italiano, e che certi interventi non sono affatto convenienti. E poi perché queste continue bordate sui diritti civili verso la Spagna di Zapatero e l'Italia di Prodi? Perché non si chiede alla Cattolicissima Francia retta da un governo conservatore, perché non si chiede con unguale veemenza alla Germania della (demo) cristiana Angela Merke, che i PACS li hanno, di rivedere le proprie legislazioni in materia? Tuttavia caro Tiro Fisso, non si stupisca se, nel caso che la legge si faccia e nel caso che gli araldi di Oltretevere promuovano un referendum abrogativo, mi precipiterò a firmare. L'occasione di chiamare il popolo italiano ad impartire un'altra bella lezione ai retrogradi, laici e religiosi, come quella del 1946 nella scelta tra monarchia e repubblica, come quella del 1974 sul divorzio, o come quella del 2006 contro tentativo di sfarinare la Costituzione, non vorrei perdermela a nessun costo.


calderoli

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Casini PF

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ruini

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