Roberto Medici come paradigma della incoerenza e della (nel caso innocua) partigianeria di un'affermazione giornalistica, cita spesso il divertente "attacco" di Mario Mazzei, un compianto cronista isolano che ebbe a scrivere: "Il Marciana Marina non ha vinto, ha perso, ma avrebbe potuto pareggiare e anche vincere, se non fosse stato per quel popo' di giacchetta nera dell'arbitro!" Meno pecoreccio, ma sempre abbastanza divertente, è quello che ha scritto un collega di TEnews nel commento del voto sul nuovo regolamento urbanistico in consiglio comunale a Portoferraio. Evidentemente preoccupato di rappresentare l'opposizione portoferraiese compatta come un sol uomo il nostro ha scritto: "L’opposizione di Portoferraio si è divisa al momento del voto sul Regolamento urbanistico. Ma l’uscita dall’aula di Giardini, Bertucci e Chiari non sembra più benevola del “no” di Fuochi o dell’ “astensione critica” di Marini e Meloni". Proviamo a fare un parallelo molto irriverente: mettiamo che ad un giovane sia capitato di chiedere (a modino eh!) la susina (per i continentali faccia delle avances) a tre diverse fanciulle. Mettiamo che una offesa abbia reagito alla richiesta piantandogli una patta nella bocca e andandosene via, la seconda gli abbia detto cortesemente "no perché non sei il mio tipo", la terza, non è dato sapere se tentata o meno, abbia risposto "..Vedremo". Bene se così fosse andata il nostro ipotetico giovane pur non avendo battuto chiodo, si sarebbe trovato di fronte a tre atteggiamenti assai diversi soprattutto quanto a benevolenza. Ora siccome fare politica e pure commentarla è diverso da giocare a tappini, e gli atti che si assumono in consiglio comunale sono cose serie che gli eletti compiono in nome e per conto dei cittadini (e sulla serietà della opposizione portoferraiese non dobbiamo dubitare), vediamo di essere meno irriverenti ricordando che: SE SI ABBANDONA UNA SEDUTA, si mette in atto una (grave) forma di protesta che generalmente corrisponde ad un giudizio di delegittimazione, normativa e/o politica, verso la maggioranza in relazione all'atto che assume; SE SI VOTA CONTRO, si esprime un parere (anche ferocemente) negativo su un provvedimento ma implicitamente si ammette la legittimità dell'operato di chi esprime altro parere; SE CI SI ASTIENE, si dichiara (per le più svariate possibili ragioni, opportunità sociale o politica, senso istituzionale etc.) di non avversare né favorire l'atto. Come diavolo potrebbero atteggiamenti tanto diversi essere ispirati dalla stessa benevolenza o malevolenza? Se affermassimo che così è stato si recherebbe offesa all'intelligenza di (tutti) quelli che li hanno assunti. Ma continuando a ragionare mettiamo in correlazione gli atteggiamenti e le persone che li hanno esplicitati: HANNO ABBANDONATO L'AULA (coerentemente dal loro punto di vista) Bertucci, Chiari e Giardini tre consiglieri del centrodestra che fecero parte della giunta precedente, quella che licenziò il regolamento urbanistico Maltinti poi abolito; HA VOTATO CONTRO il consigliere del centrodestra Fuochi, che a nostro parere ha tenuto a distinguersi dagli ex-colleghi della vecchia maggioranza del centro-destra, così come accadde nella passata legislatura anche sul regolamento urbanistico; SI SONO ASTENUTI i consiglieri del centrodestra Marini e Meloni, alla loro prima legislatura, immuni quindi dalla vicenda (e dai veleni) della formazione del vecchio regolamento. La loro astensione potrebbe essere anche letta anche come una forte presa di distanza da quegli eventi (dai risvolti anche drammatici), ma è, comunque la si ponga, un segnale politico di estrema importanza. Nulla toglie, atteso che l'unanimità non è di per sé stessa una virtù, che d'ora innanzi il centrodestra portoferraiese torni ad essere un granitico blocco e che gli sparpagliati (secondo coscienza) tornino vincoli, ma non si può fare dei propri intimi desideri cronaca, come non si può affermare, come dicevano i nostri vecchi, che "Cristo è morto dal sonno"
Portoferraio dalle Grotte media