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La proposta dei Verdi: "Raccolta differenziata e bio-shopper a bordo delle navi"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 26 gennaio 2007

FIRENZE _ Bio-shopper e raccolta differenziata a bordo delle navi. Queste le novità che Mario Lupi, capogruppo dei Verdi nel Consiglio della Regione Toscana, intende proporre per realizzare un nuovo Regolamento regionale per il conferimento dei rifiuti solidi nelle aree portuali. Le innovazioni riguardano in particolare le imbarcazioni che gravitano all'interno del Parco dell'Arcipelago e le navi che operano sulle tratte Livorno-Capraia e Livorno-Elba. "Il Governo _ spiega Lupi _ ha recepito la normativa UE "EN13432", che prescrive, entro la fine del 2009, la sostituzione delle buste di plastica con sacchetti biodegradabili. Quelli, cioe', realizzati con granoturco e girasoli. Cogliamo questa opportunità per disciplinare la materia dei rifiuti a bordo delle navi, disponendo sia l'utilizzo di sacchetti bio che un sistema di raccolta differenziata". Tra i punti principali della proposta figurano nuove regole per lo smaltimento dei rifiuti di bordo e l'inserimento di pesanti sanzioni per chi scarica i rifiuti in mare e nelle acque portuali. "A bordo _ spiega Lupi _ si dovranno adottare tutti gli accorgimenti per differenziare i rifiuti prodotti durante la navigazione. I rifiuti dovranno quindi essere conferiti a terra a ditte regolarmente iscritte all'albo nazionale delle imprese che operano nella raccolta differenziata. La terza fase è rappresentata dal riciclo. E' così che invece di un costo per lo smaltimento indifferenziato, avremmo un guadagno derivante dal conferimento di materiali riciclabili. Un ulteriore incentivo viene inoltre dalla legge, in quanto per il mondo dello shipping sono previste agevolazioni tariffarie alle compagnie armatoriali che attuano accosti con navi dove si effettua la raccolta differenziata". Da sottolineare che per produrre 100 buste di bio-plastica basteranno mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole. In pratica, per dire addio ai vecchi sacchetti, sarebbe sufficiente coltivare 200.000 ettari di terreno con granoturco e girasole, mentre attualmente per produrre i sacchetti di plastica in Italia si consumano 430.000 tonnellate di petrolio e si immettono nell'atmosfera 200.000 tonnellate di anidride carbonica. Per realizzare un sacchetto di plastica ci vuole meno di un secondo. Per neutralizzare i suoi effetti nocivi nell'ambiente, invece, possono servire anche 400 anni. Nel frattempo, deturpano campagne, foreste e spiagge; finiscono in mare e causano la morte di molte specie marine che li scambiano per cibo e, infine, vengono inceneriti contribuendo all'inquinamento dell'aria.


Incrocio Navi traghetto capitaneria

Incrocio Navi traghetto capitaneria