Resta ancora da definire la natura dell'incendio che in serata di domenica ha bruciato un campo coperto da cespugliato a Morcone, a poche decine di metri dall'Azienda turistica gestita dalla famiglia Geri-Boldt, che sempre col fuoco ha subito negli ultimi dodici mesi ben tre attentati incendiari nei quali complessivamente sono andati distrutti due autoveicoli, un grosso fuoribordo pneumatico, una moto da acqua, 6 moto da enduro e sono state danneggiate strutture per altre decine di migliaia di euro. Con questi presupposti e tenendo conto che l'ultimo incendio doloso a posto a rischio la stessa incolumità della famiglia Geri-Boldt anche un episodio abbastanza marginale come quello di domenica è stato minuziosamente "studiato", e lunedì mattina nella località capoliverese più che un sopralluogo tecnico c'è stato un consulto tra Vigili del Fuoco, Commissariato, Carabinieri e Forestali. Come dicevamo le conclusioni non sono ancora state tirate, ma prende corpo la meno inquietante tra le due possibili ipotesi: quella di un incendio colposo. "L'area - ci dice Marco Gulinelli funzionario responsabile dei Pompieri isolani - è traversata da una linea elettrica e come d'uso, per metterla in sicurezza l'ENEL ha disposto che si pulisse dalla vegetazione il tracciato. Sono operazioni che l'ENEL affida a ditte esterne. In effetti il taglio è stato effettuato, anche se non sappiamo ancora da chi. Può essere quindi che sia stato fatto un piccolo abbruciamento del materiale tagliato, che, apparentemente spento può essere ripartito dopo qualche ora". Ma ovviamente le indagini non finiranno finché non si sarà chiarito ogni aspetto di quanto accaduto.
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