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A sciambere del torcicollo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 gennaio 2007

"Sappiamo con certezza scientifica che il nostro modello di sviluppo se non subirà modifiche radicali, renderà in un tempo che con qualche approssimazione è già stato calcolato, il pianeta invivibile. Il problema enorme, che tuttavia un partito che guardi al futuro non può non aver presente come orizzonte culturale, è quello della libertà delle future generazioni oggi chiuse, e per questo senza speranza e fiducia nel futuro,in un ferreo determinismo. Il secolo scorso che si aprì nel clima ingenuo di una sconfinata fiducia nella possibilità della scienza di operare per la liberazione dell'uomo, ci consegna in eredità la drammatica coscienza di un progresso tecnologico che sfugge alla possibilità di ogni controllo. Abbiamo bisogno di cercare e inventare nuovi modelli di sviluppo: gioverebbe forse a questo fine prestare attenzione alle voci che ci vengono da lontane civiltà asiatiche che propongono di sostituire al prodotto interno lordo, come indice di progresso, l'indice della complessiva felicità nazionale" (dalla relazione di Pietro Scoppola al seminario del 6-7 ottobre a Orvieto per il Partito Democratico) "....se per dieci anni di fila noi cresciamo in media dello 0,9% e la Cina e l'India crescono del 9; se la Spagna, pur essendo più piccola di noi, cresce tre volte più di noi e può superarci nel giro di alcuni anni nella ricchezza prodotta (cioè il Pil) è certo che non lasceremo ai nostri figli una nazione felice... Può nascere un partito grande, che aspiri a rappresentare ben oltre il 30% del popolo italiano, se c'è una idea grande da realizzare. E l'idea è qui, forte e semplice ad un tempo: agganciare il mondo che corre, agganciare l'Italia ad un mondo che ci sta lasciando indietro" (dall'intervento conclusivo di Francesco Ruttelli al seminario del 6-7 ottobre a Orvieto per il Partito Democratico) "Il valore dell'impresa e del mercato, come fattore indispensabile per produrre e accumulare quella ricchezza e quelle risorse senza le quali nessuna politica redistributiva si realizza.......Insomma l'obiettivo è costruire il nuovo....." (dall'intervento conclusivo di Piero Fassino al seminario del 6-7 ottobre a Orvieto per la costruzione del Partito Democratico). Aggiungo, caro direttore, solo due osservazioni. La prima che nel futuro partito democratico molti ex democristiani saranno a sinistra dei DS. Ovvero, i DS saranno la destra del Partito Democratico. La seconda è che........in questa turbinosa quanto magmatica fase politica, dove si sta verificando esattamente quello che Fabio Mussi (novello difensore del socialismo) auspicava ai tempi della dichiarazione d'intenti che diede il via alla svolta Occhettiana (e cioè di andare oltre il comunismo ma anche la socialdemocrazia), in questa fase dicevo, è meglio "chi apre" di "chi chiude". E il torcicollo è assicurato! TIRO FISSO 6 Ciò che lei (il più concettoso dei Tiri Fissi) mi propone mi induce a riflettere e mi perplime un poco, mi prendo il fine settimana per risponderle


Mirino

Mirino