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Le Fiamme Gialle martellano cantieri navali e porti turistici sui due lati del canale Controlli della Finanza sul demanio marittimo: accertate evasioni per 360mila euro

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 20 gennaio 2007

I Cantieri ESAOM di Portoferraio non avrebbero versato la dovuta I.C.I. all'Amministrazione Comunale del capoluogo elbano, così come fuori regola sarebbe lo scalo di Mola nel comune di Capoliveri. Per quanto riguarda i dirimpettai continentali nel mirino delle Fiamme Gialle sono finiti i piombinesi Salivoli e Ponte d'Oro, e nel Comune di Follonica la società del porto del Puntone di Scarlino. Contestate difformità sulle cubature realizzate e sulle destinazioni d'uso, rispetto alle autorizzazioni rilasciate. Di conseguenza la Guardia di Finanza ha verificato una possibile evasione delle imposte I.C.I. e T.I.A. (ex TARSU) per complessivi 360.000 euro. Lo si desume dalla nota della Guardia di Finanza che riportiamo testualmente qui di seguito: "Nell’ambito di una specifica attività di servizio sulla costa da parte dei finanzieri della Sezione Operativa Navale di stanza a Portoferraio, iniziata a dicembre scorso e conclusa in questi giorni, sono stati eseguiti numerosi controlli inerenti il corretto uso del demanio marittimo in concessione a soggetti economici operanti nel settore della cantieristica navale e degli approdi per le imbarcazioni da diporto. Nel corso della complessa attività, che ha visto l’impiego di alcuni mezzi navali e di un elicottero delle Fiamme Gialle per i rilievi fotografici dall’alto, sono stati monitorati e riscontrati gli atti concessori in favore di diversi soggetti titolari di ampie porzioni di demanio marittimo a terra e ricomprendenti i prospicienti specchi acquei. La complessa attività, estesa alle ultime cinque annualità, che ha visto interagire i finanzieri con l’Ufficio Tributi della Regione Toscana di Firenze e con alcuni Comuni cointeressati ai fini della corresponsione dell’I.C.I., ha consentito di far emergere l’evasione del pagamento della tassa sulle concessioni demaniali, istituita e disciplinata dalla Legge Regionale 85/95, per oltre € 210.000, nonché un mancato versamento di € 150.000 di I.C.I.. Infatti, dai sopralluoghi delle aree demaniali, sono emerse numerose difformità sulle cubature edificate e sulle destinazioni d’uso riscontrate. In diversi casi i militari hanno appurato che molti posti barca - a mare ed a terra –, riscontrati durante i sopralluoghi, figuravano ufficialmente quali aree logistiche per la cantieristica navale, con evidenti difformi parametri per la determinazione del canone concessorio e per altre imposte, quali, in particolare, l’I.C.I. e la T.A.R.S.U. (ora T.I.A.). Attività della specie, recentemente ancor più riconosciute al personale della Guardia di Finanza alla luce del Decreto Legislativo 68/01 e, in particolare, della consequenziale riforma del comparto aeronavale adottata nel 2006 dal Comando Generale del Corpo, saranno oggetto di ulteriori similari servizi lungo l’intera fascia demaniale marittima della Toscana.


esaom aerea

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