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Laboratorio Portoferraio: Tatiana Paolini, un ragionamento sulla casa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 19 maggio 2003

Mi preme molto proporre un argomento, di cui, credo, un futuro ed eventuale governo di sinistra di Portoferraio dovrebbe occuparsi. Mi riferisco al problema della prima casa. Non quella da costruire o da acquistare, ma quella in cui vivere, che, per i più, è la casa in affitto. La domanda, nel Comune di Portoferraio, è di gran lunga superiore all’offerta e, al tempo stesso, i dati ci confermano, che più di 1000 abitazioni risultano vuote. Cercando casa a Portoferraio, si possono ricevere proposte tipo: “però a luglio esci, poi semmai rientri a settembre…” o risposte che arrivano al paradosso come: “se hai figli non te la do, sennò non me la lasci più…” oppure “non affitto ai residenti…” fino al diffusissimo “d’inverno affitto solo agli insegnanti che vengono dal continente…”. In estate poi, tutti a far man bassa di affitti turistici…. Nei rari casi in cui si riesca a trovare un proprietario disposto a dare una casa per più di 10 mesi, ci si accorge che, spessissimo il canone è più alto di uno stipendio medio, e che, nel 95% dei casi non è disposto a fare un regolare contratto e pretende il pagamento al nero, in contanti. La normativa italiana che regola questa materia risulta inadeguata alle esigenze specifiche di questa città e di questa isola ma, in base alla legge 431/98 il Comune ha il potere di adattarla al proprio territorio ed ha la facoltà di stabilire e predisporre, in accordo con i sindacati, comitati degli inquilini, ma anche con gli altri Comuni, dei contratti standard, anche in deroga alla stessa legge. Credo che, dare valore ai contratti a tempo, eliminando lo spettro del contratto 4+4 (principale minaccia per i proprietari di appartamenti), sia un ottimo strumento per affrontare e sbloccare questa situazione. Ricordo che, in occasione della visita del Presidente Martini a Portoferraio, questo argomento venne introdotto energicamente da Robert Martorella della Confesercenti, che sicuramente sarà anche molto più documentato di me. Mi auguro che sia presente oggi a quest’assemblea e lo invito ad un approfondimento in merito all’interno di questo laboratorio. Rimanendo in tema di bisogno di casa, non possiamo ignorare neanche la bizzarra situazione che si presenta nel nostro Comune, per cui, degli oltre 400 alloggi di proprietà comunale, neanche la metà è abitata da aventi diritto, mentre ci sono persone che continuano a vivere nei containers.


stemma mediceo + piccolo fortezze portoferraio

stemma mediceo + piccolo fortezze portoferraio