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A Sciambere del branco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 gennaio 2007

Ci pare che già in un altro caso ci capitò di usare la metafora del branco dei pesci che di punto in bianco parte a velocità folle in una direzione, per una ragione assolutamente inspiegata, e poi si blocca, poi turbina per qualche secondo su se stesso per tornare a bloccarsi e poi riparte per chissa dove acefalo, conformista ma imprevedibile. Visti attraverso i discorsi da bar, i blogs le lettere ai giornali spesso i nostri concittadini ci appaiono appaiono come quei pesci: si scatenano sul parco e sulle nomine, turbinano ad una velocità folle scrivono si incazzano e s'indignano poi si inchiodano: Sorge una rovente discussione sul motocross e sulla opportunità di appiedare i rombanti cavalieri meccanizzati rendendo inutili quelle loro armature che li fanno somigliare un po' a Gozzilla un po' all'omino della Michelin, e partono sparati pro e contro, il branco si divide ma dopo tre secondi si ricompatta; non è successo niente ... di cosa si parlava? da cosa si scappava? perché? Le poste, gli uffici postali che chiudono, una petizione firmata da un cittadino su cinque la corsa dei partiti: "io so' contrario!" "io so' più contrario di lui!" "deh perché devi vede' come so' contrario io!" branco impazzito, pagine elettroniche e cartacee intasate scatti convulsi sopra sotto a destra e a sinistra e poi 300 in piazza... branco fermo immobile nell'acqua translucida. Di che si parlava?


orate  pesci  mare

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