Egregio Dirigente di Legambiente, ho letto il Suo intervento in difesa della scelta del Prof. Tozzi di installare migliaia di torre eoliche sui monti elbani per produrre energia e contro me. Che avevo osato suggerire l'esistenza di altre soluzioni di minor impatto ambientale come il biodiesel od i nuovi pannelli fotovoltaici USA, che consentirebbero agli elbani di divenire imprenditori dell'energia pulita da rivendere con profitto. Confesso che mi sono rattristato. Per la tattica di delegittimazione adottata nei miei confronti, tipica di chi cerca di spostare l’attenzione dei lettori sull’avversario, per poter insistere indisturbato nei propri errori; per lo stesso Prof. Tozzi al quale ho espresso pubblicamente la mia stima, che immagino avrebbe fatto volentieri a meno di tale “soccorso”; per Legambiente il cui nome Lei ha speso per un intervento di scarsa qualità. Penso che anche Lei ne sia consapevole, dal momento che ha preferito nascondersi dietro l’anonimato, come chi teme le conseguenze di quanto ha scritto. Qui non si sta facendo a gara a chi è più bravo, si sta discutendo di scelte che mettono a rischio il futuro dell’Elba: c’è poco da fare gli spiritosi ed i supponenti né bisogna buttarla sulla rissa politica (sarei costretto a ricordarLe che il centrodestra all’Elba è maggioranza assoluta, con punte del 65% in alcui Comuni alle politiche). Bisogna sedersi al tavolo e discutere ogni ipotesi al fine di decidere per il bene della collettività elbana. Di nessun altro. Ricordo anche a Lei che l’Elba non è delle destra né della sinistra, è degli elbani: nessuno può arrogarsi il diritto di deciderne futuro sopra le nostre teste. Ciò detto, il tono da Lei adottato mi costringe ora a replicare alle sue, un po’ confuse, osservazioni. 1)“La conversione ambientalista…di Stefano Martinenghi”…. l’eolico del portoghese Manuel Barroso….la Corsica” – per parlare di ambiente che riguarda tutti noi non occorrono conversioni nè essere iscritti a particolari partiti: basta tenersi informati e possedere un po’di buonsenso. Che a volte è merce rara a prescindere dai titoli di studio posseduti. Se in generale la tecnologia eolica può essere idonea in aree isolate e non turistiche, la piccola e popolosa Elba d’estate circondata yachts che con i turisti decuplica la popolazione, è evidente a tutti non essere come il Portogallo di Barroso o altri Paesi del Nord Europa. I quali hanno a disposizione per le devastanti torri eoliche - non è opinione da esteti ma comune - chilometri di aree disabitate, gelide coste battute solo da mercantili e pescatori di merluzzo, catene montuose che celano vasti territori: come nel caso della Corsica. Abbia Legambiente il coraggio di mostrare fotografie di tali installazioni nel loro reale contesto. Per comprenderne l’incompatibilità con l’Elba vedrà che non occorre essere scienziati. 2)“Costruzioni abusive sulla spiaggia di Fetovaia” – Anch’io le detesto. Per questo anni or sono mi sono rivolto alla Magistratura affinchè indagasse. Ne sono scaturite acquisizioni di documenti in Comune e presso uffici tecnici da parte della Polizia Giudiziaria. Ciò ha consentito il deposito in Tribunale di perizie asseverate, che hanno documentato come alcuni pubblici esercizi turistici, originariamente edificati senza licenza edilizia, siano poi stati sanati ed ampliati; e come ad analoghi e contigui esercizi turistici di diversa proprietà, pur originariamente edificati con licenza ed assenso delle Belle Arti di Pisa – nel 1965 e nel 1973 - non siano invece state ammesse a sanatoria alcune difformità e siano stati imposti di chiusura. Nell’identico contesto normativo per tutti. Dopo dodici anni a Fetovaia non vediamo l’ora che sia fatta chiarezza di una situazione dannosa per tutti, a partire dai turisti. Nel 1994, analogamente alla sfortunata famiglia Geri-Boldt di Capoliveri – alla quale va tutta la nostra solidarietà con l’invito a “non mollare”, come abbiamo fatto noi - anche la mia famiglia subì un incendio doloso ai nostri Bagni Barbatoja, seguito da non richieste offerte di acquisto dei medesimi. Dodici anni fa non c’era l’odierna consapevolezza e le indagini non portarono a nulla. Diversamente da quanto auspichiamo tutti accada ora a Capoliveri. 3) “il Biodiesel con le Barbabietole ed i cereali di Fetovaia” – coerentemente con lo spirito costruttivo dichiarato nella mia lettera al Prof. Tozzi, sia benvenuta ogni iniziativa valida per il bene dell’Elba indipendentemente da chi la proponga. Se il Prof. Tozzi, i Verdi e Legambiente hanno già avanzato l’idea del bioetanolo siamo tutti soddisfatti: ciò escluderà ogni ipotesi di torri eoliche. Riguardo l’accenno ai cereali di Fetovaia, non eravate affascinati dall’ “orzo di Pianosa” ? 4)“La bozza di piano energetico per l’Elba….” – Lei cita testi certamente interessanti dei quali però pochi sono a conoscenza. Metteteli subito a disposizione e comunicate via stampa ed internet il luogo dove è possibile ritirarne copie. E’ giusto e democratico che tali informazioni siano estese a tutti e non rimangano appannaggio di pochi. Aspettiamo notizie in tal senso. In conclusione voglio rammentare che avevo affermato, riportato da Tele Tirreno Elba, che speravo che il mio intervento servisse ad aprire un dibattito su un tema vitale quale le fonti energetiche alternative all’Elba. Non importa come ma mi pare che tale dibattito si stia avviando nell’interesse di tutti. In tal senso rimaniamo cordialmente a disposizione. Molti saluti a Lei ed a tutti i Lettori, Stefano Martinenghi (vice commissario provinciale di Forza Italia) Caro Signor Martinenghi Pubblichiamo volentieri il suo elaborato certi che contribuirà ad un dibattito importante per troppo tempo eluso dalle forze politiche (ben compresa quella che rappresenta) sulla politica energetica in rapporto alla vita del territorio insulare. Non entriamo nel merito delle sue affermazioni (certi che ci sarà chi lo farà con il supporto di cognizioni tecniche e competenze più solide) ma ci corre l'obbligo di fare un'osservazione su quanto lei ha scritto. Ci riferiamo alla sua passaggio " ...Penso che anche Lei ne sia consapevole, dal momento che ha preferito nascondersi dietro l’anonimato, come chi teme le conseguenze di quanto ha scritto ...", che ci tira indirettamente in ballo, perché significherebbe che noi (Elbareport) abbiamo licenziato come un serio articolo (non come A Sciambere, corsivo, sfottò, divertissement etc che pure non mancano, ma che si capisce che sono tali) i pensieri di un anonimo, cosa che colliderebbe non poco con la linea del giornale. Ma non è così, perchè la firma "Legambiente Arcipelago Toscano" non è equivalente a firmare "Natalina di Caubbio" o "Pasqualino Marajà": cerchiamo di chiarirle le idee, magari le tornerà utile nel prosieguo del suo incarico. Legambiente dell'Arcipelago è un soggetto strutturato, un'associazione che conta all'Elba moltissimi aderenti (molti di più creda di molte forze politiche) che ha un'attività seria, continua ed intensa, che le hanno fatto acquistare prestigio e fama di affidabilità a livello sia locale che nazionale. Legambiente Arcipelago ha organismi dirigenti sempre eletti da democratici congressi che si svolgono in loco, e mai frutto di commissariamenti o investiture da parte di padreterni continentali. Si fidi, chi le scrive parla con cognizioni di causa, aderendo all'associazione da sempre, ed essendone stato, indegnamente in anni lontani, un dirigente. Legambiente Arcipelago inoltre ha eletto un Presidente (che di norma, ed in occasioni ufficiali, sovrintende alla stesura e firma gli atti) ed un Portavoce che ha la responsabilità delle comunicazioni esterne, che può decidere di apparire o meno. ma a cui, per l'incarico che ha, vanno ascritte tutte le comunicazioni del Circolo, né più né meno come una lettera firmata tout-cout "Forza Italia Isola d'Elba" deve essere riconducibile alla sua persona, o una signata DS Isola d'Elba equivale a Mario Giannullo. In pratica lei ha dato di "anonimo" a Umberto Mazzantini Portavoce del Circolo di Legambiente dell'Arcipelago Toscano, nonchè consigliere nazionale e responsabile delle Isole Minori per la stessa associazione. E di Mazzantini non si può dire certo che sia uno propenso a nascondersi ... si ri-fidi lo conosco bene.
cespugli giglio marittimo fetovaia