Com’è noto, il progetto “Elbani nel Mondo” è stato finanziato dalla Regione Toscana su fondi 95/96 (periodo nel quale vi era ancora il coinvolgimento delle Province per le liquidazioni dei contributi ). Il Viaggio in Australia di 8 studenti delle medie superiori elbane, del Presidente e di un Assessore della CM (ospiti di famiglie di origine elbana) ha costituito nel 2005 l’ avvio di tale progetto. Su questa attività dell’ Ente (che ha peraltro realizzato un’ iniziativa impostata dai precedenti amministratori, modificandola nelle parti ritenute incongrue) si sono riversate numerose - e legittime - richieste di chiarimenti e documenti da parte del Consigliere di minoranza Simoni, che ha ritenuto però di condirle con dichiarazioni pubbliche dalle quali spuntano paroline e frasi (finite nei titoli degli articoli di stampa) quali: “ molte irregolarità..”, “.. mascherare la mancanza di documentazione….”, “….ci sono molte cose che non vanno bene…”, “ …nel progetto (quello poi cambiato ndr) non erano previsti amministratori al seguito dei ragazzi…”, “ mancano degli atti… “ . Registrato come la sua ‘costruttiva’ opposizione si sia finora limitata a chiedere e ri-chiedere soltanto documenti (anche su altre questioni come i viaggi istituzionali a Valencia e a Malta sui quali ha già avuto risposta) non sfuggirà a questo punto ai più come il ruolo pseudo-moralizzatore del Consigliere Simoni sia in realtà soprattutto utile ad introdurre, ad ogni piè sospinto, il sospetto che si siano compiute irregolarità e atti illegittimi, che vi siano state manchevolezze e furbizie da parte dell’ attuale Giunta Comprensoriale…..Un giochino vecchio e scontato. Nel proprio ruolo istituzionale, il Consigliere Simoni ha comunque sempre ottenuto nei tempi previsti le documentazioni e le spiegazioni richieste nella seguente successione: 18/04/2005 esaudita il 2/05/2005 (con l’ invio di 21 documenti ); 6/5/2005 esaudita 7/05/2005 (1 doc) ; 23/05/2005 esaudita il 24/06/2005 (risposta) ; 19/07/2006 esaudita il 21/07/2006 e integrazione del 07/08/2006 (risposta e 4 doc); 7/09/2006 esaudita il 7/10/2006 (7 doc),oltre alle circostanziate risposte che sono venute dalle Assemblee del 19/05/2005 e del 27 /11/2006. Quando – per motivi indipendenti dalla volontà dell’ Ente - non è stato possibile esibire immediatamente i documenti richiesti, se ne è spiegato il motivo, come nel caso della rendicontazione degli anticipi forniti alla Scuola superiore (da essa inviata il 10 gennaio 2007 ), degli attestati di frequenza delle scuole australiane rilasciati agli studenti (il primo è arrivato il giorno 4 gennaio), dei lavori - soprattutto interviste- effettuati dai ragazzi a Melbourne, che loro stessi stanno elaborando per il sito web. L’ arrivo di questi materiali - più volte da noi sollecitati – consentirà quindi di soddisfare le ultime richieste del Consigliere Simoni, pervenute il 20 e 29 dicembre. Viene da pensare che la domanda all’ Ente Comunità Montana di altri documenti inesistenti (perché non dovuti o non necessari) venga reiterata al solo scopo di poter dichiarare pubblicamente che non si sono avuti (tanto, si sa, la calunnia è un venticello …) : è il caso ad esempio della richiesta di ‘documentazione relativa ai criteri di selezione dei ragazzi ‘ , quando è evidente l’attribuzione agli istituti scolastici della scelta dei criteri di selezione dei partecipanti, con la sola indicazione da parte dell’Ente della esigenza di rappresentanza dei diversi Comuni elbani e quindi della necessità di non considerare il solo fattore meritocratico (delibera di modifica N. 25 del 10-03-2005). Un’altra perla di questo lasciar supporre irregolarità è quella avanzata con la dichiarazione “ …io credo che la Provincia non abbia mai approvato il progetto modificato…sono curioso di sapere come potranno liquidare un progetto che non hanno mai approvato” , quando è noto che il funzionario provinciale che fa l’ atto di liquidazione ha il solo compito di verificare che i progetti approvati dalle CM (e anche le loro modifiche interne formalizzate dall’ Ente ..) rientrino nel piano annuale del Piano di Sviluppo Socio Economico della Comunità Montana e che siano coerenti da un punto di vista finanziario, cioè con la copertura di spesa. Se il Consigliere Simoni (ex Presidente dichiaratosi in quel ruolo “.. alle prese con la quotidianità… “ …) non conosce questa legittima prassi basata sulle leggi amministrative, può anche informarsi direttamente dalla Provincia. Alcuni altri ragionamenti del nostro Consigliere, infine, appaiono con tutta evidenza pretestuosi, come quando annuncia – sempre sotto i riflettori – che lo scambio di lettere con il funzionario delle Regione Toscana responsabile del Consiglio Toscani all’ Estero …” mi sembra che non sia sufficiente a giustificare il viaggio di Alessi e Mazzei in Australia: nel progetto non erano previsti amministratori al seguito dei ragazzi..”, inventandosi anche in questo caso (come per quello della Provincia) la necessità di un beneplacito non necessario o dovuto, essendo la stessa CM che , ai sensi dell’ Art 84 comma 1 del D.Lgs 267/00, decide in piena autonomia come dove quando autorizzare le missioni degli amministratori per finalità istituzionali . A tal proposito è forse utile ricordare come la lettera ufficiale del responsabile regionale dell’ ufficio per i Toscani all’ Estero sia arrivata a seguito di una serie di scambi di informazioni, di valutazioni e di incontri tenutisi tra Regione e Comunita’ Montana i cui Amministratori hanno visto conferirsi il delicato compito di espletare un ulteriore tentativo di chiarimento nei confronti delle famiglie elbane associate all’Acem di Gualberto Gennai, informandole (forse per la prima volta) anche rispetto alle reali motivazioni del mancato riconoscimento ufficiale dell’associazione da parte della Regione . Questa motivazione è andata solo ad aggiungersi alle ovvie necessita’ di rappresentanza dell’ Ente in terra australiana. Sul fatto di " andare a trovare gli elbani di Australia e non coinvolgere l’associazione di Gualberto Gennai..” e’ forse utile ricordare nuovamente che, nonostante la mancanza di riconoscimenti ufficiali dell’Acem da parte dei Comuni e da parte della Regione, la CM non aveva nulla in contrario a realizzare il progetto con la stessa associazione . In effetti, nel momento in cui si comunicò a Gennai l’intenzione della Giunta di elevare la fascia di eta’ dei ragazzi e di garantire una maggiore rappresentatività del territorio, lo stesso rispose che non ci sarebbero stati problemi e che avrebbe messo al corrente il consiglio dell’Acem. Inspiegabilmente a questo seguirono nell’immediato alcune comunicazioni mezzo stampa in cui Gennai con diverse motivazioni (tra le quali la “difficoltà di gestione”) negava la disponibilità ad accogliere i ragazzi di eta’ maggiore e provenienti da tutti i comuni elbani. Nonostante questo, alla sobria e semplice “cena di arrivederci” a Melbourne - che è stata un altro importante momento di trasmissione della grande esperienza dell’emigrazione - furono invitate dagli Amministratori della CM le famiglie elbane associate all’Acem (alcune parteciparono), quelle rimaste nel Toscana Social Club o non associate con alcuno. Vale la pena ricordare come l’ Acem si costituì in associazione staccandosi dal Toscana Social Club solo nel momento in cui lo stesso Gennai non fu riconfermato nel ruolo di vice presidente, venendo sostituito da un altro elbano: è a questo punto – guarda il caso -che qualcuno (in Australia e all’ Elba) comincia a nutrire dubbi sulla capacità rappresentativa degli emigrati elbani da parte del Toscana Social Club, alla quale sono rimaste peraltro associate numerose famiglie elbane. Vogliamo credere che il Consigliere Simoni non condivida il pregiudizio – avanzato da alcuni - sul maggior grado di rappresentatività “di emigrato elbano” di una famiglia a seconda dell’ affiliazione all’ Acem piuttosto che al Toscana Social Club Le famiglie elbane associate al Toscana Social Club hanno comunque ospitato i ragazzi - dopo il diniego del Gennai - con tanto entusiasmo, calore e disponibilita’ come avrebbe fatto – ne siamo certi - qualunque altra famiglia di migranti elbani. La cosa che più ci dispiace resta quella di constatare come questo cercar d’ imbastire polemiche strumentali su una vicenda limpida e di grande spessore umano e culturale qual’ è il progetto “ Elbani nel Mondo “, rischia solo di appannare il bellissimo rapporto nato tra le ragazze e i ragazzi elbani con le famiglie ospitanti di Melbourne. La Comunità Montana proseguirà comunque nella realizzazione del progetto, che prevede nei prossimi mesi l’ospitalità dei ragazzi australiani di origine elbana e l’attivazione del sito web.
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