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Incendio di Morcone: si contano i danni e si indaga

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 gennaio 2007

Col passare delle ore iniziano a chiarirsi alcuni aspetti della inquietante vicenda che è stata vissuta nella mattinata di giovedì 11 gennaio dalla famiglia Geri-Boldt che gestisce l'Hotel Il Pozzo a Morcone in Comune di Capoliveri. Confermato che a lanciare l'allarme è stata la signora Brigitta Boldt risvegliata alle 5.45 esatte da un forte crepitio. Il solerte arrivo dei Vigili del Fuoco ha evitato che diventassero disastrosi i gravi danni provocati dal fuoco criminale. Le fiamme hanno infatti distrutto completamente la veranda e con essa le 7 nuove moto da enduro e la moto d'acqua che vi erano custodite, tutto per circa 35.000 euro di valore. Ma le fiamme sono entrate anche all'interno dell'edificio devastando l'arredo del bar e giungendo ad assediare la camera da letto dove riposavano la signora Boldt ed il suo consorte. Per fortuna le strutture dell'edificio non hanno patito insulti e la stabilità non è risultata compromessa, ma è chiaro che i danni complessivi patiti dall'azienda, non ancora esattamente quantificati, si conteranno in parecchie decine di migliaia di euro. Sul fronte delle indagini ancora una volta non è risultato decisivo l'impianto di videosorveglianza, anzi, in parte danneggiato dall'incendio, le telecamere non hanno registrato niente. Parrebbe quindi logico pensare che gli incendiari (evidentemente molto pratici della zona) siano entrati nel loro campo d'azione usufruendo di un "angolo morto". Non ha dato risultati neanche il posto di blocco rapidamente disposto dalla Polizia di Stato quasi all'altezza dell'abitato di Capoliveri, ma qualcosa potrebbe aver giocato questa volta a favore degli inquirenti per scoprire gli autori dell'incendio innescato con tutta probabilità usando un liquido infiammabile, forse alcol: la eccezionale umidità della notte che si è depositata a terra e che sembrerebbe aver favorito la rilevazione di impronte di scarpe ed altri indizi. Si moltiplicano in queste ore gli attestati di solidarietà alla famiglia colpita per la terza volta in meno di un anno dagli incendiari, che questa volta ancor più che nelle precedenti occasioni hanno rischiato davvero di fare molto male alle persone oltre che al loro patrimonio. Facile immaginare cosa popteva accadere in primo luogo ai coniugi Geri Boldt che erano già investiti dalle venefiche esalazioni e dai fumi tossici provenienti dalle plastiche bruciate.


camion vigili del fuoco

camion vigili del fuoco