Ma a noi è convenuto vincere? Lo so, sto dicendo un eresia, ma ogni tanto mi viene da pensarci. Così come mi viene in mente la faccia non certo entusiasta di Piero Fassino quando ha annunciato la notte del 13 aprile "Abbiamo vinto!". Anzi credo che l'abbia detto senza punto esclamativo. Sto pensando come militante DS e sono sicuro che non condivideranno quello che dico i compagni a sinistra e gli amici a destra. Fatto sta che da quando abbiamo "vinto" abbiamo perso dei validi componenti del partito, ultimo della serie Nicola Rossi, abbiamo fornito per ora solo una riforma (o 1/2) Bersani, il nostro segretario prova sempre più spesso a fare delle dichiarazioni, diciamo, di intenti che gli vengono ricacciate in gola da un Prodi tracotante che, se lassù non lo portavamo noi, chissà dove andava? Piero Fassino, il quale ha rinunciato a un incarico ministeriale per dedicarsi alla creazione del Partito Democratico, chiede riforme urgenti per risollevare le quotazioni che con la finanziaria, capita bene o male che sia ma certo non spiegata chiaramente, sono scese a quote mai viste dal centrosinistra e che, alle porte come siamo delle amministrative, stanno decisamente complicandoci i futuri risultati elettorali. E le risposte? Una risatina, una forma di compatimento: "Ma che ne sa di come si governa?" e "Abbiamo cinque anni davanti......" Certo che quando eravamo perdenti, vincevamo tutto: amministrative di vario grado, supplementari ed europee, ed oggi che siamo vincenti? C'è il complesso di Atlante. E' Luca Ricolfi che ci ha affibbiato questo paragone con il gigante mitologico che doveva sostenere la Terra e io l'ho trovato molto calzante. Ci siamo fatti carico, adattandoci senza compenso, di tutti i problemi per poter trovare le soluzioni che accontentassero gli altri piccoli e stizzosi. Abbiamo facilitato l'ascesa dei Bertinotti e dei Marini senza nulla chiedere. La valorosa nostra Finocchiaro, presidente del gruppo senatoriale dell'Ulivo, deve farsi in quattro, e relativi multipli, per contenere gli spiriti vacanzieri di diversi componenti del gruppo al fine di non farci mettere sotto di uno o due voti. Lo so, ho detto cose note ma, forse per la prima volta, qualcuno ha anche il coraggio di dire: "Chi ce lo ha fatto fare a vincere le elezioni?" Scusate se non siete d'accordo e che direte: "Se vinceva Berlusconi, come sarebbe stata ridotta l'Italia?" Non lo so, forse poi avremmo fatto un po' più di fatica, ma nel frattempo mettevamo le pedine al posto giusto per governare come si deve senza perdere pezzi e senza, appunto, complessi di Atlante. Vincenzo Ridi p.s. Oggi 9 gennaio titoli di testa: "Massimo a Piero: salviamo Prodi" (richiamo 1° pag.) e "Romano il doroteo e la vittima Fassino" (titolo del servizio) e il gigante Atlante-Piero è sempre più piegato dal peso di Terra-governo.
quercia