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Controcopertina: In giro per l'Elba a caccia di Befane

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 gennaio 2007

PORTOFERRAIO La Befana di Portoferraio è partita in anticipo nel pomeriggio del 5 gennaio. Sopra un trattore l'enorme vecchia di cartapesta, alta cinque metri e larga sei, è partita da Carpani con uno stuolo di bimbi festosi che l'hanno accompagnata in piazza Cavour, dove ad aspettarla c'erano tantissime persone, la banda, la musica sul palco e l'animazione di clown con i palloncini. Il carro creato dai “ragazzi” della classe 1947 è costato due mesi di lavoro, con tanto di effetti speciali, con il calice del vino in mano alla Befana che spruzzava coriandoli e l'illuminazione del viso. Verso le 19, la Befana è stato trasportata nel piazzale della Linguella per il rogo finale, che ha affascinato il numerosissimo pubblico presente. RIO ELBA Sfila il lungo serpentone di persone che si arrampica in salita tra i vicoli di Rio Elba. La Befana, con lo scialle nero, la classica pezzola e la mitica scopa, sta nel mezzo, accompagnata da un'orchestrina che la segue passo passo. Il percorso è già stabilito: una specie di “via crucis” pagana con tappe obbligatorie presso gli usci di alcune famiglie che offrono cibo e bevande. In cambio, ad ogni tappa, tanto per scaldarsi un po', l'orchestra suona musiche diverse, dal valzer, al jazz a canzoni popolari e della tradizione. Ma i cantori, rispettando le antiche usanze, cantano le canzoni della Befana e intonano un canto arcaico, melodie che sanno di liturgico e terminano con un allegro ritornello ritmato che diventa un piacevole tormentone, mentre la Befana si intrattiene a ballare con la gente e con chi vuole divertirsi. Ad ogni sosta circolano vassoi di gustose tartine e di dolci appetitosi che passano di mano in mano fino alla fine del serpentone e ai lati della strada gentili signore versano da bere il vino locale e il limoncino. Anche il parroco offre il suo rinfresco di dolci e vin brulé; poi, tutti ancora in salita, mentre i cantori riprendono fiato, tra battute sagaci, burle e spezzoni di vita quotidiana che ti fanno partecipe di una comunità cordiale, aperta, che accoglie con cortesia e semplicità elbani e turisti (molti i fiorentini), per una festa tra le più autentiche che si possano vivere. E si continua a scendere e a salire tra i vicoli allestiti per il presepe vivente, fino alle ultime tappe che prevedono la cioccolata calda, le salsicce arrosto e lo stoccafisso, mentre il vino abbondante e le scintille dei bracieri riscaldano i corpi e si perdono tra le note del trombone e del bombardino, nella notte stellata della Befana che alla gente di Rio Elba non porterà il carbone. MARCIANA MARINA A Marciana Marina la festa della Befana è stata organizzata dal Comune in collaborazione con l'Associazione Volontaria di Pubblica Assistenza. La Befana finta, portata a spalla, è stata accompagnata da alcune mamme befane arrivate in piazza della Chiesa nel pomeriggio del 6 gennaio trasportate da una barca. L'Amministrazione ha provveduto a donare le calze ai bambini delle scuole dell'infanzia e primaria, dopodiché le befanotte hanno coinvolto i bambini del paese nelle danze sul palchetto sotto l'albero di Natale. Non è mancata neanche l'elezione della Befana dell'anno il cui titolo, per la cronaca, è stato aggiudicato ad Agnese che ha rivelato di volersi sposare entro l'anno con Babbo Natale. Poi, all'imbrunire, la Befana è stata accompagnata dal corteo sul moletto del pesce dove, come consuetudine, è stata bruciata.