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Il tesoro della Linguella.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 11 novembre 2002

E’ noto alla Linguella, proprio sotto la torre del Martello, c’era una lussuosa villa romana. Ma non tutti sanno che c’erano pure le terme. In piena età imperiale, chi può permettersi la villa al mare ha solo l’imbarazzo della scelta e l’arcipelago toscano è diventato mèta di vacanze. Il turismo d’èlite arriva al Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Gorgona e soprattutto all’Elba, conosciuta peraltro grazie alle miniere di ferro e alle cave di granito. All’Elba i romani costruiscono splendide residenze estive al Cavo ( Capo Castello) e a Portoferraio le ville delle Grotte e della Linguella. Chi era il proprietario di quest’ultima? Mistero. Narra la leggenda che appartenesse alla Regina Alba cui è associato il nome delle terme. Già al momento della costruzione di Cosmopoli (1548) si scrive di “fragmenti d’Anticaglie et fra li altri un Teatro che alcuni voglion dire fusse un bagno“, si legge di “uno bellissimo palazzo dove si sono trovati bellissimi condotti di acqua e co’ canne di terra e di piombo co’ bellissime conserve”. Le rovine, allora, vengono appunto chiamate i Bagni della Regina Alba. Anche più tardi, nel 1683, quando si innalza il bastione di S.Cosimo e si rinvengono fondamenta e muri, questi sono “veramente in forma di bagni”. Anche il Lambardi che insieme al Ninci è una fonte autorevole della storia locale, riprende la notizia ed accenna con parole tinte di arcano a tombe, cunicoli attraversati dall’acqua che poi tornava in mare. Eccoli, i bagni della mitica Alba, moglie di Zach, primo Re dell’Isola “fatti con bellissima manifattura, alli quali si scendeva per dodici gradini di bianchissimo marmo e per via di certe chiavi ricevevasi l’acqua, quale dopo la bagnatura si faceva passare per altre chiavi in altro luogo, più profondo, rasciugandosi poi l’acqua che non poteva uscire affatto dal bagno, con certe trombe..”. E ancora, siamo intorno al 1740, “… nel fortificarsi la Torre, e il Recinto di detta estremità, che ora chiamasi la Linguella..furono ritrovate sotto terra molte Memorie di detto Bagno, fatto con vaga manifattura di Marmi, a guisa di una cappella con un Altare di Marmo da una parte, et altre opere a mosaico”. Leggenda a parte, chi ha costruito villa e terme? Il personaggio scolpito nel marmo e trovato nell’area della Capitaneria di Porto? Impossibile risalire alla sua identità, a meno che uno di questi giorni non venga ripescata anche la testa che appartiene al busto marmoreo. La campagna di scavi promossa dalla Soprintendenza nel 76 e ripresa nel 90 e 91 ha portato alla luce pavimenti, piastrelle, mosaici, intarsi marmorei, intonaci dipinti, soglie di marmo. Testimonianze di rilievo ma scarse. Tante sono state le manomissioni e gli interventi edilizi a cominciare dagli stessi romani quando era pratica diffusa vendere la casa ai demolitori che, a loro volta, rivendevano materiale, decorazioni e marmi. Poi c’è stata, con Cosmopoli, la costruzione della Torre del Martello, baluardo della darsena medicea; i continui adeguamenti difensivi per completare la cinta muraria. Quindi, i magazzini del sale e il Marfaraggio per la pesca del tonno fino al 1750. Alla fine del 1800 i favolosi Bagni della Regina Alba diventano il Bagno Penale: una vera e propria caduta di stile. Infine, l’ultima guerra che non risparmia l’ area della Linguella: una bomba centra la Torre e devasta la zona. Sono poche , è vero, le testimonianze della villa romana e dei Bagni della Regina Alba . E corrono il rischio di un nuovo irreparabile degrado. Non meritano di essere ma ancor più valorizzate?


portoferraio linguella bagni romani

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portoferraio linguella torso in marmo busto

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