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Capitaneria: bilancio di un anno

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 16 ottobre 2002

La Capitaneria di Portoferraio si muove in una delle aree di competenza più vaste d’Italia, partendo da nord di Capraia, arrivando a sud di Montecristo. Il Comandante Vincenzo Di Marco ha illustrato le attività svolte nell’ultimo anno, elencando le cifre degli interventi effettuati sia in mare che in terra, delineando un quadro estremamente dinamico: ben 7757 ispezioni e 456 uscite per un totale di 14899,5 miglia percorse. L’intensificarsi del traffico marittimo estivo e i frequenti collegamenti con il continente da parte delle compagnie di navigazione impegnano in maniera costante l’attività di controllo della Capitaneria, considerando che il porto di Portoferraio offre spazi limitati di accesso, soprattutto a terra, e di manovra. Tra i servizi di maggiore rilievo, vista la predominante vocazione balneare dell’isola, è il “Progetto Spiagge Sicure”,effettuato attraverso le tre postazioni di Marina di Campo, Marciana Marina e Cavo, con il fine principale della salvaguardia della vita umana in mare, e particolare attenzione alle zone litoranee non presidiate in pianta stabile da un servizio di salvataggio. Sono state ben 97 le persone soccorse, sia in mare che in terra, tra cui 11 in condizioni limite, cioè salvate da sicuro annegamento. A questo proposito il Comandante ha sottolineato che per quanto possano essere efficaci i soccorsi, occorre soprattutto esaltare la funzione dell’educazione al mare, perché per ogni incidente verificatosi ci sono quasi sempre norme di sicurezza ignorate o insufficienti. Importante anche migliorare la comunicazione con il cittadino attraverso il numero verde 1530, affinché una corretta segnalazione permetta interventi sempre più tempestivi. Fondamentale, infine, la collaborazione con la Comunità Montana, in quanto, per un accavallarsi di norme giuridiche, è previsto che sia Comuni che Capitaneria possano elaborare ognuno un proprio piano spiagge, frazionando in questo modo il litorale elbano e provocando confusioni e incertezze nei confronti dei cittadini. Lavorare insieme significa semplificare la gestione delle zone balneari, significa potenziare le attività di controllo e diffondere la cultura dell’ambiente, che è cultura di tutto il mare che ci sta intorno.


portoferraio capitaneria guardia costiera

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