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Bilancio Portoferraio: Rifondazione subordina il SI alla soluzione del "caso Orti"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 05 gennaio 2007

La giunta di Portoferraio Domani ha giustamente rivendicato nella conferenza stampa di fine anno gli obbiettivi raggiunti nella prima metà della legislatura. Il Centro destra portoferraiese aveva lasciato un'eredità drammatica, frutto di cinque anni di vergognosa amministrazione, probabilmente i peggiori anni vissuti da Portoferraio se si esclude ovviamente la parentesi durissima del dopoguerra. In questo quadro tanti sono stati gli obbiettivi raggiunti. Ma, come ha sottolineato il Vice Sindaco Zini, la necessità di risanare il bilancio ha fatto purtroppo restare inattuate larghe parti del programma di governo. Non è tardi per recuperare, ma è necessario cambiare passo e tornare, come più volte il nostro partito ha chiesto, ai punti programmatici qualificanti frutto del lavoro congiunto tra forze politiche e movimenti dei cittadini. La Giunta non può avere che quegli obbiettivi. Accogliamo anche con favore le parole attente dedicate dal Sindaco e dall'assessore Pellegrini riguardo alla baraccopoli degli Orti. Evidentemente la nostre affermazioni nell'ultima riunione di maggioranza di dicembre non sono cadute nel vuoto. Vogliamo ricordare che il programma di Portoferraio Domani recitava: “ E' necessario risolvere urgentemente la situazione delle persone ospitate nei prefabbricati degli Orti “. Sono passati due anni e mezzo e le famiglie sono ancora nei container. Nel documento che chiudeva la crisi di governo dell'autunno 2005 il Sindaco era impegnato a non riassegnare i container che si fossero liberati. Non è stato così e ce ne rammarichiamo. Centinaia di migliaia di euro incassati dall'ultima giunta di destra e dalla precedente amministrazione Fratini con la vendita degli alloggi pubblici sono stati dilapidati per altri settori di intervento. Gli oltre quattrocentomila euro che ogni anno si incassano come canoni delle abitazioni popolari sono oggi versati alla società Casalp che per adesso a Portoferraio ha prodotto solo promesse e disagi per gli utenti. Con tali risorse a disposizione ci attendiamo ben altro. Ma adesso siamo a metà legislatura. Nelle prossime settimane la maggioranza e la giunta dovranno elaborare e poi approvare il bilancio per l'anno 2007. Anche per la questione Orti il tempo dei rinvii è finito. Abbiamo chiesto, e ancor più chiaramente chiediamo oggi, che il bilancio 2007 abbia una priorità superiore a qualunque altra: arrivare a far sì che il 2008 inizi senza più la vergognosa baraccopoli alla periferia della nostra città. Non importa quante risorse saranno necessarie. Il Partito della Rifondazione comunista fa proposte concrete: con gli affitti degli alloggi esistenti si possono pagare mutui consistenti per costruire nuove case popolari o comprare alloggi già esistenti. Oppure il Comune potrebbe vendere gli alloggi del palazzo ex Inam di Via Guerrazzi, case con vista mare che hanno un valore commerciale elevatissimo, si parla di quasi 1 milione e mezzo di euro. Con il ricavato si potrebbero tranquillamente trovare soluzioni alternative alle poche persone che oggi vi abitano e con la differenza finanziare nuovi alloggi o acquisti sul mercato. Queste sono solo due proposte, estremamente concrete. Ma intanto la Giunta deve trovare soluzioni immediate anche se transitorie affinché le famiglie degli Orti abbiano presto una casa, magari una delle centinaia sfitte della nostra città. Solo se il bilancio 2007 avrà chiara ed esplicita la soluzione della vergogna-Orti otterrà la nostra approvazione. Nel rispetto degli accordi programmatici su cui abbiamo chiesto il voto agli elettori. E dell'etica della politica.


container orti

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