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Controcopertina -Ucina e Legambiente per nautica sostenibile e aree marine protette

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 04 gennaio 2007

L’Unione cantieri e industrie nautiche e affini (Ucina) e Legambiente hanno firmato di recente un protocollo «per la promozione della fruizione ecocompatibile della nautica da diporto e la gestione sostenibile della fascia costiera» che si basa sulla comune valutazione di tre punti: le coste e del mare come risorsa primaria da valorizzare e tutelare per le generazioni future e che tale è anche per le attività socio-economiche ad esso legate; il rapido accrescimento del numero delle aree marine protette (Amp), che ormai interessano circa il 12% del mare italiano, che è avvenuto in presenza di un quadro normativo frammentario; la navigazione da diporto è stata normata in maniera non sempre commisurata ai reali impatti da essa prodotti sul mare e sulle coste. «Il ministero dell´ambiente – dice Sebastiano Venneri, responsabile mare del Cigno verde - a seguito della presentazione di del nostro progetto Itaca, ha avviato nel sistema delle aree marine protette una serie di iniziative rivolte alla nautica da diporto ecocompatibile, tra cui la concessione di incentivi per la rottamazione di motori fuoribordo obsoleti, la realizzazione di sistemi di aspirazione delle acque nere e di “isole ecologiche” nei porti turistici e la realizzazione di campi ormeggio per la tutela dei fondali marini e la fruizione contingentata dell’utenza». Per Legambiente Ucina è «l’interlocutore che meglio ha saputo rappresentare le istanze della nautica da diporto, coniugandole con iniziative concrete di attenzione alla tutela del mare e delle coste». «L’associazione degli industriali della nautica – spiega Anton Francesco Albertoni, presidente Ucina promuove da anni la conoscenza delle aree marine protette e delle norme di buona condotta ambientale dei naviganti con la campagna “manuale del buon diportista”, e sostiene la piccola nautica e la promozione del mare presso i giovani, con la campagna “navigar m’è dolce”». E’ stato quindi abbastanza naturale sottoscrivere un accordo di collaborazione su alcuni obiettivi precisi: rapporto di consultazione su istituzione, gestione e regolamentazione delle aree marine protette ed elaborazione di una proposta comune di riforma della legislazione sulle Amp; richiesta di un tavolo tecnico per le aree marine protette al ministero dell’ambiente che includa le rappresentanti dell’associazionismo ambientalista e dell’Industria nautica; avvio di un confronto sui regolamenti vigenti nelle Amp per individuare le modifiche necessarie a rendere le misure di protezione più aderenti agli effettivi impatti della nautica da diporto e individuare i reali fattori di impatto sul mare e la fascia costiera; confronto sulla portualità turistica per individuare interventi, progetti e soluzioni alternative che permettano di reperire posti barca stagionali nel quadro di una gestione sostenibile della fascia costiera; individuare due Amp dove chiedere al ministero dell’ambiente una regolamentazione sperimentale che recepisca suggerimenti condivisi da Legambiente ed Ucina; promuovere la programmazione, la diffusione e l’attuazione di interventi di gestione sostenibile della fascia costiera e la fruizione ecocompatibile della nautica da diporto nelle Amp e nei Siti d’importanza comunitaria costieri, con riferimento all’attività di protezione, conoscenza, educazione ambientale e fruizione controllata delle coste italiane; ideazione e realizzazione di campagne, manifestazioni ed eventi, per incoraggiare una condotta eco-compatibile dell’utenza nautica; sostegno reciproco a Goletta Verde e “navigar m’è dolce”; giornata comune dedicata ai temi della tutela e della salvaguardia del mare e delle coste da realizzare ogni anno al salone nautico di Genova; istituzione di un premio in favore dell’impresa o dell’imprenditore che, con iniziative, azioni, ricerche, prodotti, si è distinto nella tutela del mare. greenreport.it


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