Lo spauracchio dell’ emergenza rifiuti estiva è alle porte, la già alta tariffa di smaltimento per i residenti è destinata a crescere in assenza di progetti seri di raccolta differenziata e riduzione della quantità prodotta. L’ Esa sta lavorando bene, mentre attende l’ annunciata entrata formale dell’ ultimo Comune, Campo nell’ Elba , entrata che però non arriva mai impedendo così lo sblocco dei finanziamenti indispensabili alla realizzazione del piano industriale previsto dalla Provincia; arrivano invece schegge impazzite di progetti assurdi ( es l’ inceneritore che scalda l’ acqua , chiamato termovalorizzatore ) non previsti né condivisi ; arrivano rinunce a governare i problemi, come l’ idea di chiudere il Buraccio ( che sarà comunque fermato tra breve per una ‘ messa a norma’ che dovrebbe ridurre il cattivo odore ). Il Comune capofila , Portoferraio , ha lasciato la palla , mesi fa, ai Comuni che ancora non avevano aderito ad Esa: come mettere il topo a guardia del formaggio….e infatti i risultati si sono visti. Non si può più aspettare !! Il Comune di Campo nell’ Elba si sta assumendo, con la mancata entrata formale in Esa l’ enorme responsabilità di bloccare l’ avvio del Piano provinciale dei rifiuti, impedendo così anche la messa in sicurezza della discarica nel proprio territorio. Istituzioni responsabili non possono però subire passivamente, limitandosi a dire ai Comuni elbani che il destino è nelle loro mani.: ciò è vero, ma Regione e Provincia debbono rendere erogabili i finanziamenti senza subordinarli all’ adesione di tutti e otto i Comuni elbani, legandoli all’ attuazione del Piano previsto: chi sta fuori sarà responsabile di fronte ai cittadini, anzi, lo è già.
cassonetti rifiuti