Parlando della questione uffici postali, il consigliere di opposizione Bertucci afferma che "l'amministrazione ha chiuso la stalla quando i buoi erano già scappati". E così argomenta: "all'interpellanza del consigliere Fratti, datata aprile 2005, Peria rispose minimizzando, che erano solo voci quelle della chiusura delle Poste. Ora è tardi, le decisioni sono già prese, mentre un intervento immediato avrebbe bloccato la cosa sul nascere". Probabilmente Bertucci nella foga espositiva ha dimenticato qualche passaggio (facilmente desumibile dai giornali locali) che rende impossibile accettare il suo ragionamento. Peria, ad aprile 2005, sostenne di non essere a conoscenza della volontà di Poste Italiane. Era vero, ma subito si attivò - anche a seguito dell’interpellanza - per verificare la situazione. Cosa puntualmente fatta, tanto che decise di affrontare subito la questione in consiglio comunale, dove infatti poco dopo, a giugno 2005, fu approvato all’unanimità l’ordine del giorno contro la chiusura degli uffici postali. Da quel momento Peria ha avuto un serrato confronto con Poste Italiane, per l’individuazione di soluzioni diverse dall’accorpamento in un unico ufficio. A giugno 2006, oltretutto, ha compiuto un approfondito sopralluogo con dirigenti di Poste, facendo ancora presente con forza la problematicità della questione. Da quel momento l’azione si è ancor più intensificata, senza escludere il coinvolgimento della parlamentare on. Silvia Velo e della Regione Toscana, fino - ultimamente – al Governo. Un’azione incessante da parte del sindaco Peria che è stata riconosciuta anche dalle promotrici della raccolta di firme che, proprio attraverso il Comune, sono state inviate ai rappresentanti istituzionali e ai dirigenti di Poste Italiane. Come si vede, alla luce di questa breve ricostruzione, è difficile dire, come invece fa Bertucci - che Peria non si è mosso tempestivamente. Chi lo dice fa demagogia, forse vuole cavalcare il disagio e, sicuramente, non contribuisce, in questa fase delicata di confronto tra Comune e Poste Italiane, alla ricerca di soluzioni favorevoli per i cittadini. Bertucci, inoltre, travolto dal suo ragionamento aggiunge che “questa amministrazione è drammaticamente lontana dai problemi della gente”. Certamente non siamo all’ottimo, ma il voler generalizzare un giudizio così negativo forse scaturisce da preoccupazione per ciò che l’Amministrazione sta facendo. In particolare, l’approvazione del Regolamento urbanistico che avverrà nei prossimi giorni, avendo ormai ricevuto tutti i pareri necessari. Infine, una parola sulle “battute” del presidente di Alleanza Nazionale, Luigi Lanera, che si affida a Babbo Natale e dice: "Potrebbe portarci come regalo un nuovo sindaco per l'anno prossimo". Gli ricordiamo che a volte Babbo Natale porta carboni. La Befana, sicuramente, il nuovo Regolamento Urbanistico. E, quanto al referendum sul sindaco, non si preoccupi: ci sarà. Ma a fine mandato, quando i cittadini andranno alle elezioni con il bilancio di cinque anni di amministrazione (che non saranno, e Lanera lo sa, “lacrime e sangue” come i primi due anni). E d’altronde, Bertucci e Lanera, che sono due importanti esponenti del centrodestra elbano, che fino alle elezioni nazionali dell’aprile 2006 hanno avuto rapporti forti con il governo di Berlusconi, che più volte hanno invitato per incontri e per raccogliere voti i loro rappresentanti (del governo e dei partiti di governo), ci dicano: quali passi, quali interventi, quali pressioni hanno fatto per scongiurare il progetto di Poste Italiane? Ai cittadini di Portoferraio sicuramente farà piacere saperlo.
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