Pochi sanno che mi sono trasferito a Porto Azzurro a seguito dell'entourage di Federico Regini, per la sua campagna politica alle prossime amministrative. Mi occupo di distribuire le copie del suo libro "l'Isola" e di farmele restituire alla fine dei suoi comizi elettorali, per i quali scrivo io stesso i discorsi, pagato dai suoi avversari politici. Per questo motivo l'altra sera mi trovavo in un ristorante vaporino dove mi hanno servito come ammazzacaffe' un peperone ripieno. Io prima di degustarlo ho telefonato a Giovanni Frangioni dell'ESA per sentire se il suddetto peperone poteva considerarsi un ingombrante o/e un tossico e/o un nocivo e/o uno speciale, lui mi ha chiarito che in realta' si trattava di un inerte, ma che se lo volevo smaltire lo dovevo inviare al bruciatore del MACHU PICCIU (il piu'vicino al nostro comprensorio). Per cortesia verso il ristoratore l'ho ingurgitato e non ci ho pensato piu'. Ma la sera a letto (dormo con Stix dei BWP) mi sono ritrovato nel peggiore degli incubi. Ho sognato che Carlo Gasparri si toglieva il giubbotto giallo e non lo riconosceva piu'nessuno, Daniele il Palmieri mandava il suo clone (il figliolo grande) alle conferenze al posto suo, mentre lui si faceva il giro delle vetrine di Amsterdam (quelle dei negozi, malfidati!), Nunzio Marotti scopriva di essere stato segretamente adottato da una famiglia Saharawi che lo aspettava per cena (insieme a Hannibal Lecter) e tentava il suicidio, ma invano, non trovando nemmeno alla Bricofer una corda che arrivasse al soffitto del suo ufficio, Massimo Scelza si addormentava durante un concerto di Bashmet provocando un incidente internazionale, il sindaco Peria a fine mandato tornava all'Hermitage per riprendere servizio ma non veniva riconoscuto da nessuno e gli veniva aizzato contro un doberman, Angelo Zini smetteva di fumare provocando il fallimento della MS light, Riccardo Nurra per natale riceveva in dono una macchina fotografica Coreana con gia'dentro tutte le prossime feste dell'Unita', Danilo Alessi andava in Australia per dimenticarsi la politica per un po', ma in fondo alla scaletta trovava Gualberto Gennai alla testa di una banda di facinorosi canguri del luogo, il Bertucci a una festa hippy perdeva al gioco della bottiglia e doveva baciare la Amadio, il comitato per la sicurezza decideva di installare la piazzola dell'Elisoccorso sopra la casa di Lanera, che si dichiarava su www.correndoadestra.com "da sempre contrario a quel mezzo cosi'rumoroso", Luigi Logi pagava la multa a Vagaggini con l'equivalente in stoccaggio di Posidonia (diecimila quintali), Fratini mentre va a Marciana rompeva la macchina, si fermava solo Maria Grazia Mazzei diretta a Marciana Marina ma lui rifiutava il passaggio e se la faceva tutta a piedi assalito dagli ungulati, La Briano e Catalina Schezzini si sfidano a colpi di pistola per la vicepresidenza del parco, ma si scopriva che Tozzi aveva già nominato in tutte le cariche Umberto Mazzantini, il quale rifiuta sdegnosamente togliendo dalla maglietta del riccio Elbano il logo di Legambiente ...e poi....STIX mi ha svegliato con una bottigliata di Jack Daniels salvandomi la vita e ponendo fine a questo incubo. Ho pensato che all'indomani tutti i giornali avrebbero parlato di questa mia notte di tregenda, meno naturalmente teletirreno e tettenews, che avrebbero omesso la notizia giudicando troppo di sinistra il rosso peperone colpevole di tutto! A me un bicarbonato DERRIKO!!!!!!!!!!!! Mauro Meoni Prendiamo per buona la individuazione dell'assunzione del rosso peperone come causa scatenante dell'onirico delirio meoniano, anche se nutriamo un forte sospetto (atteso che sappiano il nostro congiunto contrario all'uso dell'acido lisergico o L.S.D.) che a generare il tutto siano stati altri rossi (di Montalcino, Piceno, etc). Temiamo anzi che se e per sognare necessitasse una patente, dopo il responso del test alcolemico: "rare tracce ematiche nell'alcol" al buon Mauro sarebbero sottratti un bel po' di punti. In compenso egli sta decisamente acquistando punti come "corsivista" (è un po' greppo, ma si farà), e la cosa ci piace, perché prima o poi dovremmo andare in pensione (o almeno in ferie, visto che da tre anni scriviamo un giorno sì e l'altro invece pure) come giornalisti. E la costante presenza sulla scena di qualcuno che si assuma il compito di prendere per il culo il prossimo (prendendosi per il culo per primo), la giudichiamo, oltre che dilettevole, utile.
peperoni ripieni