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A Sciambere: Inni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 15 maggio 2003

Noi italiani abbiamo la specialità di scegliere come rappresentative le peggiori musiche a disposizione; si consideri ad esempio l’inno nazionale che ci rimpastiamo, una ridicola marcetta che nessun arrangiamento riuscirà a condurre mai ai livelli della decenza musicale condita da un testo letterariamente orrendo, politically uncorrect si direbbe oggi e venato pure di vaghe significanze criptomassoniche. E l’ostinazione nel conservarlo ci ha fatto scappare l’opportunità di sostituirlo con lo stupendo Coro del Nabucco che nel frattempo se lo son fregato i legaioli. Idem dicasi per quanto attiene alle canzoni del movimento operaio, con a disposizione la maestosità de “l’Internazionale” o le note struggenti della “Guardia Rossa” cosa eleggono gli italiani di sinistra a loro inno? Bandiera Rossa, altra marcetta bruttarella che (è una delle poche volte nella vita) ci costringe ad una assonanza nel giudizio estetico con Berlusconi. (Speriamo non sia l’inizio della fine). Però mentre stavamo ragionando di ciò abbiamo ci è arrivata una mail da quell’anima tutto fuor che candida di Luciano De Majo: “Sicuramente non sarà sfuggito che il documento che invio in allegato – dice Luciano - è stato pubblicato in prima pagina, firmato da Massimo Gramellini, sul quotidiano La Stampa di ieri, mercoledì 14 maggio. Vorrei solo far notare che non era sul Manifesto, o sull'Unità, o su Liberazione, ma su La Stampa, noto giornale rivoluzionario della famiglia Agnelli ….” Invece ci era sfuggito, anche se il Cicino aveva composto aveva composto un’altra parodia simile, ma rimediamo riproponendola ai lettori: SPETTABILE fatturato elettorale di sinistra, facendo seguito alla circolare diffusa ieri in Bari dal dottor Premier, nella quale veniva messa all'indice «Bandiera Rossa» in quanto «canzone cattiva» (oltre che antipatica brutta e cafona), si comunica che da oggi «Avanti popolo» diventa «Avanti pubblico», di Adornato-Apicella-Berlusconi. Fiato alle trombe, Schifani! «Avanti pubblico, datti una mossa se vuoi star meglio, passa alla cassa avanti pubblico, consuma in massa ed il benessere ritornerà Berlusca sempre si intervisterà Berlusca sempre l'ultima dirà Berlusca sempre la trionferà Evviva il Capufficio delle libertà! Degli imputati l'immensa schiera noi salveremo dalla bufera O magistrati senza vergogna il vostro premio sarà la gogna Berlusca sempre si autoassolverà Berlusca sempre gli altri accuserà Berlusca sempre la trionferà Il frutto del processo sia l'immunità! Dai campi al mare alla miniera Lui dell'Italia farà una fiera taglia i servizi ma non le tasse per rimpinguare le patrie casse Berlusca sempre ci prometterà di fare quello che poi non farà Berlusca sempre ci comanderà Soltanto il fatturato è vera libertà! Non più nemici, non più frontiere Sette canali, un Cavaliere se qualcun altro si mette in vista dategli addosso, è un comunista Berlusca in onda dappertutto andrà di barzellette ci ubriacherà Per questo sempre lui trionferà Evviva il logorroico delle libertà!».


Berlusconi Corna

Berlusconi Corna

Dario Fo Corna

Dario Fo Corna