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Il Rally: per i D.S. di Porto Azzurro una manifestazione sostenibile

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 15 maggio 2003

La notizia della cancellazione del Rally dell'Isola d'Elba sta facendo discutere molto, soprattutto per le forme in cui è maturata. Da collaboratori dell'Organizzazione Rally abbiamo appreso che, sebbene gli organizzatori della gara abbiano presentato formale richiesta di autorizzazione nei primi giorni di marzo, il parere negativo dell'Ente Parco è stato comunicato a pochi giorni dallo svolgimento della manifestazione che avrebbe dovuto tenersi la scorsa settimana. E' chiaro che a quel punto la macchina organizzativa della gara aveva definito tutti i dettagli della manifestazione, comprese le prenotazioni presso le varie strutture ricettive per i molti partecipanti ed appassionati al seguito. Questo rappresenta per gli organizzatori un danno diretto, oltre che una beffa. Sicuramente, al di là delle motivazioni tecniche sulle quali abbiamo molte perplessità, il Commissario Barbetti, ufficializzando il diniego a pochi giorni dalla gara, ha evidenziato, nei confronti degli organizzatori e degli sportivi interessati, una scarsa sensibilità. Certo è che in un momento di bassa stagione questa manifestazione avrebbe contribuito a dare un impulso all’afflusso turistico ed al mantenimento di un appuntamento sportivo che rappresenta comunque una tradizione elbana che va avanti da circa 30 anni. Il gruppo dirigente dei DS di Porto Azzurro, intende esprimere il proprio rammarico circa l'atteggiamento dell'Ente Parco in quanto ritiene che, per come previsto, il Rally dell'Isola d'Elba sia una manifestazione sostenibile per il nostro territorio. Nessuno riuscirà a convincerci che 50 auto da gara (con regolari catalizzatori e controlli dei decibel) che per 10 ore percorrono alcune prove, sparse sul territorio elbano, sarebbero in grado di determinare tangibili danni ambientali. Siamo seri, per favore. E lavoriamo invece per una tutela dell'ambiente che sia efficace e vera, che sappia sbarrare le porte agli speculatori edilizi, che si preoccupi di bonificare le aree a rischio idrogeologico e non di alzare le proprie bandiere contro un gruppetto di rallysti appassionati che a nostra memoria non hanno mai lasciato tracce di scempi sul nostro territorio. Noi siamo sostenitori del Parco, lo difendevamo quando il dr. Barbetti lo contestava e lo sosteniamo anche oggi mentre il Commissario Barbetti (in nome e per conto esclusivo del Ministro Matteoli) lo amministra. Il nostro pensiero non cambia in funzione di alchimie politiche e di interessi di parte e continueremo a difendere il Parco rimanendo in attesa di una guida capace ed intelligente.


auto da rally

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