Il Consiglio Comunale di Piombino ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dal Sindaco Anselmi avente per oggetto problemi della portualità del quale riportiamo qui di seguito il testo integrale: IL CONSIGLIO COMUNALE DI PIOMBINO Premesso: che il porto di Piombino è sede di Autorità Portuale dal 1997. Dal 2000 l’Autorità Portuale di Piombino ha esteso la sua circoscrizione territoriale anche ai porti dell’Isola d’Elba di Portoferraio, Rio Marina e nel 2002 a Cavo; -che il traffico merci e passeggeri che ogni anno transita da Piombino può ritenersi rilevante. Di seguito alcuni numeri esplicativi: · oltre 3.600.000 passeggeri/anno (4° porto nazionale); · oltre 1.000.000 autoveicoli; · 9.000.000 tonnellate circa di merci sbarcate/imbarcate; · 6.000.000 tonnellate rinfuse solide (6° porto nazionale); -che la vocazione del porto è strettamente connessa al settore traghettistico (Isola d’Elba – Sardegna) ed al settore commerciale/industriale caratterizzato particolarmente, ma non esclusivamente, da rinfuse solide, da semilavorati e da prodotti connessi al ciclo ed alle lavorazioni siderurgiche. Come noto, Piombino è sede di un importante distretto produttivo industriale, dove le principali aziende presenti controllate oggi da Gruppi multinazionali tra i più importanti del pianeta, si sono dotate di piani di impresa con importanti previsioni di sviluppo. Ricordiamo: · LUCCHINI S.p.a.: il più grande stabilimento siderurgico (il secondo in Italia dopo Taranto), oggi di proprietà del Gruppo Severstal (Russia) che produce prodotti lunghi (barre, billette, vergella, rotaie etc. …); · LA MAGONA D’ITALIA S.p.a.: fino a poche settimane fa di proprietà del Gruppo Arcelor (Francia) recentemente acquisito da Mittal (India), primo produttore mondiale di acciaio. Lo stabilimento produce laminati piatti zincati e verniciati; · TENARIS DALMINE: di proprietà del Gruppo Rocca la Società Dalmine viene costituita a Milano nel 1906 e nel 1996 entra a far parte del Gruppo Technit. Tenaris riunisce tutte le attività siderurgiche legate alla produzione e commercializzazione dei tubi del Gruppo Technit, primo produttore italiano di tubi di acciaio senza saldatura. L’unità produttiva di Piombino è specializzata nella produzione di tubi per impianti idrotermosanitari; · Nell’hinterland piombinese sono poi presenti stabilimenti chimici di primaria importanza (Sol Industrie, Solvime, Tioxide) ed è il polo di produzione energetica più importante della Toscana (Centrale di Tor del Sale 1280 MW, oltre a centrali più piccole legate ai cicli produttivi come la Edison S.p.a.); -che Piombino dunque si contraddistingue come il più importante polo di grande industria della Regione Toscana; il secondo centro siderurgico nazionale; il secondo porto in ordine di importanza della Regione Toscana dopo Livorno; -che il porto di Piombino persegue uno sviluppo coerente con le sue vocazioni (collegamenti con le isole, Autostrade del Mare, rafforzamento del settore commerciale ed industriale), cercando di creare la condizioni di una più alta competitività ed innovazione, in stretto coordinamento con le politiche locali, regionali e nazionali. A tal proposito, l’Autorità Portuale di Piombino: · contribuisce attivamente con la Regione Toscana alla definizione del Masterplan regionale allo scopo di realizzare concretamente una politica di sistema virtuosa, massimizzando le sinergie, l’integrazione, la rete ed evitando duplicazioni e sterili concorrenze; · opera attualmente come porto sede di linee di Autostrade del Mare e si propone uno sviluppo coordinato in questo settore. Il Masterplan specifico elaborato da R.A.M. (Sviluppo Italia) ha individuato in Piombino un porto ad alta vocazione per lo sviluppo delle Autostrade del Mare; · anche il recente Piano per la Logistica elaborato dal Ministero delle Infrastrutture indica il porto di Piombino, insieme a Livorno e Carrara, tra gli undici poli del sistema portante per il trasporto combinato marittimo e vocato per le Autostrade del Mare; · contribuendo questo territorio da oltre un secolo alla crescita industriale ed economica del Paese, l’Autorità Portuale di Piombino si confronta e concerta oggi con le Istituzioni locali, regionali e nazionali, per conseguire uno sviluppo industriale equilibrato e sostenibile definendo i fattori creando le condizioni per più alti e qualificati livelli di competitività; · secondo quanto sopra accennato, l’Autorità Portuale di Piombino partecipa attivamente alla definizione di un Accordo di programma promosso dal Ministero dell’Ambiente (in stato di stesura avanzata) per gli interventi di bonifica e lo sviluppo portuale all’interno dei siti inquinati di interesse nazionale di Pitelli (La Spezia) e Piombino (Livorno). Una simile concertazione per la sua ampiezza e le sue finalità, configura di fatto una sinergia interregionale che orienta verso un sistema toscano proiettato verso quello ligure e viceversa; · l’Autorità Portuale di Piombino collabora infine con le Istituzioni nella attuazione dei programmi complessi attivati sul territorio (Città Futura, il Programma innovativo perimetrale alle fabbriche, Contratti di Quartiere di Poggetto e Cotone) e nella definizione del Piano strutturale d’area unico dei Comuni di Piombino e del Circondario della Val di Cornia in stretto coordinamento con il Piano Regolatore Portuale, dove emergono gli aspetti del risanamento ambientale e della dotazione infrastrutturale del territorio; Tutto ciò sinteticamente premesso e considerato: · emerge chiaramente come il ruolo del porto di Piombino, sia pure nella sua minore dimensione rispetto ai grandi hub nazionali ma con un insieme di rilevanti attività specializzate si inquadri pienamente nelle strategie ed obiettivi delle politiche di sviluppo del territorio nazionale con riferimento alla parte infrastrutturale riportati nel Documento di Programmazione economico – finanziario 2007 – 2011: · come porto e come distretto produttivo industriale di rilevanza nazionale, Piombino sta con i progetti e le sue vocazioni dentro il macro – obiettivo dello sviluppo delle capacità trasportatrici e logistiche dell’armatura infrastrutturale del territorio identificando puntualmente i targets nella realizzazione del Corridoio autostradale Tirrenico con la penetrazione diretta al porto di Piombino (prolungamento SS.3989, nel completamento della trasversale peninsulare Grosseto – Fano o SGC dei Due Mari E 78, nello sviluppo di linee all’interno delle Autostrade del Mare; · il porto agisce altresì per il conseguimento di una cooperazione strategica tra politiche urbane e territoriali con l’obiettivo di organizzare ed infrastrutturare il territorio nell’ambito di una visione sistematica e di rete. Abbiamo fatto cenno al Masterplan regionale, all’Accordo di programma interregionale in itinere Toscana – Liguria imperniato sui porti di Piombino e La Spezia, ma altre iniziative di collaborazione tra le 3 Autorità Portuali sono in cantiere. · si rileva pertanto una non appropriata definizione geografica delle Piattaforme Territoriali Nazionali e dei Territori – Snodo come indicati nel Dpef – parte infrastrutturale 2007 – 2011 nello stato attuale e nella visione futura. L’Autorità Portuale di Piombino ritiene che una configurazione più corrispondente debba comprendere non solo Livorno, Pisa, Carrara, Prato, Firenze, ma anche Piombino, così come un unico territorio – snodo nella visione futura possa essere riconosciuto nell’intera Area Vasta costiera Toscana da Massa Carrara fino a Piombino che fa perno sull’area Pisa – Livorno. Occorre altresì considerare che Piombino riveste in questo quadro un ruolo di”confine” dell’Area vasta costiera, ma anche un Ruolo di “cerniera” con il territorio a sud della Provincia di Grosseto, per il quale Piombino è l’infrastruttura portuale di riferimento. Concetti che oggi risultano ancor più validi in considerazione della strategia di Distretto unico regionale approvata dalla Regione Toscana con il recente Piano di Sviluppo Regionale. IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta a farsi promotrice presso la Regione Toscana ed i Ministeri competenti per una correzione dell’attuale proposta di delimitazione geografica della Piattaforma Territoriale e dei Territori – Snodo nel Dpef – parte infrastrutturale 2007 – 2011 per le motivazioni illustrate in premessa inserendo in una visione futura della programmazione il porto ed il territorio di Piombino in connessione sistemica con Livorno – Pisa – Marina di Carrara.
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